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Una larva nel piatto di una mensa: la denuncia di Forza Italia

Recentemente, nella mensa scolastica della Scuola dell’infanzia Salvatore Allende di Aosta, un’insegnante ha trovato una larva nel piatto.

Forza Italia ha così commentato il fatto: «Che la situazione all’interno delle mense scolastiche di Aosta fosse grave, nell’ultimo anno come Forza Italia lo abbiamo già rappresentato in più occasioni sia all’interno del Consiglio comunale sia in Consiglio Valle, ma a seguito del ritrovamento nei giorni scorsi da parte di un’insegnante di una larva all’interno di un piatto, possiamo affermare senza timore di essere smentiti che la misura è veramente colma.
Dopo quest’ultimo fattaccio, che peraltro segue altri episodi a dir poco incresciosi come i topi e l’odore di fognatura con i quali sono stati costretti a convivere i bambini della scuola del Quartiere Dora, i menù al limite del presentabile che hanno comportato e comportano tuttora chili e chili di cibo buttati nella spazzatura ogni giorno, l’incomunicabilità di fondo tra la ditta che gestisce il servizio di mensa nelle scuole aostane e l’Amministrazione comunale e i rapporti tutt’altro che idilliaci tra quest’ultima e i servizi preposti dell’Azienda USL della Valle d’Aosta».
Di conseguenza, il gruppo chiede alla Giunta comunale «di assumersi le sue responsabilità a riguardo. Responsabilità che sono enormi, a maggior ragione se si considera che le problematiche scoppiate proprio in queste settimane, in realtà, noi era già da un anno che le rappresentavamo regolarmente sia al sindaco Gianni Nuti sia all’assessore comunale Samuele Tedesco, senza ricevere alcuna risposta a riguardo, se non quella che la situazione da noi descritta era falsa».

Siamo andati a mangiare in una mensa scolastica di Aosta

A fronte delle critiche di alcuni genitori, il Comune di Aosta ha deciso di aprire le porte di una refezione scolastica cittadina.

Lunedì 23 ottobre 2023, siamo andati a pranzo nella mensa dell’istituzione scolastica Luigi Einaudi.
Il menu prevedeva: gnocchetti sarda con sugo di pomodoro, burgher di ceci, biete, insalata e carote julienne. Per finire una mela.
Nel complesso, il nostro giudizio è positivo: il sapore è buono, per essere una mensa, le porzioni sono adeguate. Un elemento degno di nota è la presenza di verdure sia cotte sia crude.

Il commento di Vivenda

«L’attacco delle famiglie contro le porzioni esigue è ingiustificato e infondato: i nostri cuochi, nel preparare il pranzo ai bimbi di infanzia e primaria, seguono scrupolosamente le grammature previste dal capitolato di gara e le linee guida sulla sana e corretta alimentazione previste dai LARN, quei valori di riferimento per l’alimentazione elaborati da un comitato tecnico-scientifico internazionale che fa capo all’EFSA. Forniscono quindi la base scientifica su cui si fondano le raccomandazioni nutrizionali e sono utilizzati dai professionisti della nutrizione e della salute nella valutazione dietetica e nella pianificazione di diete, a livello sia di popolazione sia individuale. Su questo tema sono poi state pubblicate delle fotografie che nulla hanno a che vedere con l’appalto in questione: diverse addette mensa della Vivenda le hanno riconosciute perché ultra-datate e utilizzati a meri fini strumentali. A riprova il fatto che nessuna non conformità è stata riscontrata dalla Vivenda o contestata alla ditta stessa nell’espletamento del servizio. Va altresì sottolineato come la recente Consulta Mense convocata dall’amministrazione comunale abbia confermato l’ottima qualità delle preparazioni. Allo stesso tempo la dirigenza della Vivenda si pone un interrogativo: come fanno le famiglie a conoscere la presentabilità di un piatto se non sono mai venute nei refettori a consumare il pasto con i bimbi?
Cosa ben diversa la scelta del menu, bersaglio delle contestazioni delle famiglie aostane, su cui la Vivenda non può intervenire direttamente poiché scelto e definito dall’amministrazione comunale. Da sempre la dirigenza della Vivenda si è mostrata disponibile a un confronto per cambiare alcune pietanze previste dal menu, ricercando quel grado di appetibilità tanto caro ai bimbi e alle famiglie. Per questo, anche nelle scorse settimane, erano state avanzate proposte non ancora accolte dall’amministrazione dopo un primo tentativo fatto già a maggio.
La tipologia di menu porta con sé il problema legato alle assistenti su cui professionalità la Vivenda non ha alcun dubbio e che desidera difendere apertamente. L’appetibilità di un piatto o meno, inevitabilmente, condiziona l’ottima riuscita del loro lavoro che, in ogni caso, portano avanti ogni giorno con grande impegno e dedizione».

La replica di un genitore

Una mamma, che desidera restare anonima, di un allievo frequentante una mensa scolastica cittadina, ci ha inviato un suo commento sulla situazione delle refezioni.
«Ho paura che non si sia capito il perché noi genitori ci stiamo lamentando, non è tanto per la qualità. Vero che purtroppo sono pasti preparati ore e ore prima che parecchie volte arrivano freddi o amari ecc , ma è soprattutto perché un menù del genere, con un antipasto di verdure, un primo 4 volte su 5 di verdure, un secondo di cui una volta carne, una volta pesce e tre volte di verdure e due contorni di verdure, potrà essere sano quanto ci pare ma non sarà mai appetibile per un bambino .. mettiamoci nei loro panni .
Abbiamo nella dieta mediterranea la pizza e ai bambini è stata tolta. Abbiamo tantissimi altri piatti molto più appetibili della quinoa , cereale che molti genitori non sanno neppure cosa sia immaginiamo i bambini.. non chiediamo che mangino MC Donald’s, chiediamo solo che abbiano la possibilità di mangiare qualcosa di più appetibile in modo da mangiare sia sano, ma di non tornare a casa dopo 5 ore con il pancino vuoto, tappato da una mela o un pezzo di pane che, a volte, viene diviso per tre o quattro bambini. In un pasto del genere il bambino supera di gran lunga le 5 porzioni di frutta o verdura consigliate al giorno .. non tutti i genitori possono permettersi di portare a casa il figlio o di mandarlo dai nonni o altri parenti per poter mangiare.. non diteci che siamo noi a non insegnare loro come sono buone le verdure.. perché quando eravate piccoli voi se vi avessero presentato un menù del genere avreste mangiato poco o niente .. ed io sono una mamma fortunata perché mio figlio mangia quasi tutto, pochi sono i piatti serviti che disgusta .. ma vi assicuro che nn è bello alle 16.30 sentire bimbi dire “andiamo a casa sto morendo di fame , oggi non mi piaceva niente” ..
e poi perdonatemi va alla giornalista , come ai genitori invitati , è stato bello trovarsi la pasta al pomodoro ( che nel menù c’è una volta ogni 2 o 3 settimane ) anziché una crema di ceci al fatto o un miglio in crema di zucca .. facile così .. »
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Più verdure ma genitori chiedono più qualità

Secondo una classifica stilata da FoodInsider nel 2021, la mensa di refezione scolastica di Aosta si era classificata 42esima su un totale di 54 refezioni prese in analisi. Nel rating delle refezioni scolastiche 2022, la posizione della refezione aostana è migliorata, piazzandosi al 14esimo posto.

Il nuovo menu ha due grandi novità: l’inserimento di un antipasto di verdure e di un contorno.
«Rimarco che gran parte delle critiche lamentano troppa presenza di verdure, ma nel nuovo menù ci sono molte più proteine animali rispetto al precedente.Questo dipende dalle abitudini familiari a tavola.
Segnalo anche che Il costo del pasto è rimasto invariato per le famiglie» ha specificato l’assessore Samuele Tedesco.

Marco Muzzi, direttore della filiale nord-ovest del gruppo La Cascina, ditta appaltatrice che si occupa del servizio, ha aggiunto: «abbiamo anche introdotto attività di sanificazione aggiuntive onde evitare possibili contaminazioni».

Tuttavia alcuni genitori, anche sui social, criticano, allegando anche foto, il menu e il servizio. Alcuni propongono una soluzione, un ritorno alle mense scolastiche a km 0 con i cuochi che cucinano al momento: «alimenti a km 0 e cuochi locali: good; appalti societari e personale addetto al microonde: bad» ha scritto un papà sul gruppo Facebook Sei di Aosta se…
A nostra specifica domanda Tedesco ha risposto: «Piacerebbe anche a me, se non fosse che siamo il comune capoluogo di Regione e, per questo, contiamo numerosi alunni che fruiscono del servizio. Abbiamo quindi optato per cercare il centro di cottura che distasse meno chilometri possibili dalle scuole (ad Arnad, n.d.r.).
Non dimentichiamo che la parte politica presenta le sue richieste ma è la Commissione giudicatrice che sceglie l’offerta migliore. Certo sarebbe meglio la cucina di casa, ma la mensa scolastica non è la casa, la refezione deve essere un altro servizio, senza dimenticare, però, che i processi qualitativi sono comunque garantiti»
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La foto di un pasto della refezione scolastica di Aosta postata da un genitore su un gruppo Facebook

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