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Val Ferret: nuovi modelli per la predizione del rischio

Il prossimo posizionamento di una nuova stazione metereologica sul ghiacciaio di Planpincieux, l’aggiornamento del dossier sugli scenari da attuare e incontri periodici tra Comune di Courmayeur, Regione autonoma Valle d’Aosta, Fondazione Montagna Sicura e Comitato Val Ferret. Sono questi gli elementi condivisi nell’incontro che si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 15 luglio 2024, in Municipio, con a tema le misure preventive di Protezione Civile legate alla Val Ferret e gli impatti sul territorio e le attività produttive.

Il confronto è servito a chiarire e approfondire diversi aspetti, tra cui in particolare il sistema di emissione delle allerte meteo che conducono spesso a determinare scenari di criticità per la Val Ferret, ma su una previsione metereologica a scala regionale che tiene conto di un ambito territoriale molto ampio. Di qui la necessità di ragionare su nuove procedure di misurazione e rilevamento puntuale dei fenomeni per una realtà che assorbe grandi flussi turistici soprattutto nel periodo estivo. Molto utili, per il Comitato della Val Ferret, anche i chiarimenti sulle differenze tra criticità legate al ghiacciaio e criticità idrogeologiche del territorio, cui conseguono misure e azioni preventive diverse. 

Per il Comitato Val Ferret erano presenti il presidente Marco Busanelli, la vice presidente Mariacristina Rapisardi, il consigliere Enrico Bonora e il direttore Confcommercio Valle d’Aosta, Adriano Valieri; il Comune era rappresentato dal Sindaco di Courmayeur, Roberto  Rota e dal suo Vice Federico Perrin; per Fondazione Montagna Sicura era presente Jean Pierre Fosson e per il Dipartimento programmazione, risorse idriche e territorio – Attività Geologiche dell’Assessorato regionale Opere pubbliche, Territorio e Ambiente, il dirigente Davide Bertolo.

«Tra circa un mese posizioneremo una nuova stazione meteo sul ghiacciaio per raccogliere dati più localizzati e più precisi – ha informato Davide Bertolo – per arrivare poi a procedure di pre-allertamento più mirate in collaborazione con Fondazione Montagna Sicura.  Contestualmente procederemo, in collaborazione con il centro studi di Davos, agli aggiornamenti degli scenari e delle misure da attuare legate al rischio glaciologico, dati che oggi sono impostati sulle previsioni del 2019».

La proposta della Regione di tavoli periodici con il Comitato della Val Ferret serviranno quindi a illustrare le azioni su cui i due livelli di amministrazione, regionale e comunale, sono impegnati, con il duplice obiettivo di mettere in campo sistemi di previsione maggiormente localizzati che tutelino sicurezza e incolumità di chi frequenta la valle oltre a beni e attività, e ad arrivare ad una riduzione delle allerte “false positive” determinate da un’impostazione delle previsioni a scala regionale. «È importante far passare il messaggio che la Val Ferret non è un problema ma è una risorsa» ha espresso a più voci il Comitato della Val Ferret , evidenziando inoltre «criticità sui processi di comunicazione che impattano sulla Val Ferret per gli eccessivi allarmismi talvolta generati dai media».

Tra gli altri temi attenzionati e di cui si è discusso vi sono la viabilità e le criticità legate all’accesso a senso unico alternato alla Val Ferret attraverso la strada della Montitaz quando la strada comunale è chiusa, e la necessità di fare fronte comune per un lavoro di  condivisione e sinergia tra tutti.

Il sindaco Roberto Rota ha precisato che «l’attenzione è massima, il lavoro continuo, e grazie all’attivazione della Commissione locale idrogeologica e a un servizio meteo localizzato di cui dispone il Comune, riusciamo spesso ad avere valutazioni puntuali che ci permettono di monitorare l’evoluzione della meteo e ridurre l’impatto sul territorio delle determinazioni da assumere. Stiamo facendo ragionamenti, inoltre, su come intervenire sui flussi e sui tempi dell’impianto semaforico lungo la Montitaz per agevolare gli accessi».

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