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Pronto il Piano regionale dei trasporti 2024/35

Martedì 23 luglio 2024, è stato presentato il Piano regionale dei Trasporti 2024/35, dall’Assessore ai Trasporti della Regine autonoma Valle d’Aosta Luigi Bertschy e dall’ingegner Stefano Ciurnelli, della società TPS Pro srl, che ha curato dal 2019 la redazione del Piano. È stato approvato dalla Giunta e sarà pubblicato in Vas nei prossimi giorni, per le osservazioni. Ci si attende, se applicato, che l’uso del trasporto pubblico aumenti del 70% rispetto alla situazione attuale.

L’esigenza di un aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti adottato scaturisce dagli effetti dell’emergenza covid, che hanno inciso in maniera significativa sugli stili di mobilità, modificando la propensione all’utilizzo delle diverse modalità di trasporto e la diffusione di tecnologie e servizi per la mobilità e inoltre dalla richiesta del Ministero dei Trasporti alle Regioni di adeguare i propri strumenti di pianificazione strategica nei settori della mobilità delle persone e del trasporto e logistica delle merci ai più recenti indirizzi dell’Unione Europea. Il Prt costituisce, infatti, lo strumento di Pianificazione completa al livello appropriato previsto dal Regolamento CE 1060/2021 come condizione abilitante per l’accesso ai fondi europei al fine di conseguire gli obiettivi della nuova Politica di Coesione Europea 2021/27.

Gli obiettivi specifici in risposta alle indizaioni europee sono sono sviluppare e rafforzare una mobilità locale, regionale e nazionale come rete resiliente ai cambiamenti climatici, intelligente, sicura, sostenibile e intermodale.

Il nuovo Prt propone un ampio ventaglio di soluzioni innovative per migliorare i vari sistemi di traffico. Questo piano mira a rispondere alle esigenze crescenti di mobilità sostenibile e a ridurre l’impatto ambientale dei trasporti.

Tra le soluzioni più significative proposte per il trasporto pubblico locale vi è l’introduzione di autobus elettrici/a idrogeno.

La dismissione della linea Aosta – Pré Saint Didier e il riutilizzo del sedime per la tratta interna alla Plaine del Metrobus Aosta – Courmayeur permetterebbe di riorganizzare completamente il Piano del ferro della stazione di Aosta e di ricavare spazi per:

  1. una nuova piastra pedonale in testa ai binari per garantire l’interscambio immediato tra servizi automobilistici extraurbani e servizi ferroviari
  2. la ricucitura il Centro della Città e le molteplici funzioni insediate nel centro intermodale di Aosta.
  3. un interscambio efficiente tra la Stazione, i parcheggi di interscambio e la stazione di valle della Telecabina Aosta – Pila che il Piano prevede di prolungare fino a Cogne.

Il piano regionale non trascura la mobilità dolce, promuovendo l’uso della bicicletta e dei percorsi pedonali, favorendo inoltre il collegamento con Aosta dai Comuni dell’Envers grazie alla realizzazione di nuovi ponti.

Per quanto riguarda la sicurezza stradale, s’intende contribuire a cogliere l’obiettivo «zero vittime» fissato dalla Comunità europea.

Infine, il piano regionale include anche progetti per migliorare l’accessibilità universale alle infrastrutture di trasporto.

Il piano è stato elaborato sulla base di un’analisi, condotta nel luglio e ottobre 2022, degli spostamenti degli utenti della telefonia mobile, proiettandoli poi nello spazio territoriale. Ciò ha permesso di quantificare la differenza di carico infrasettimanale lungo la Valle centrale e quello del fine settimana lungo le arterie laterali.

Da questa analisi, emerge il ruolo di confine e di snodo della Valle d’Aosta, soprattutto come alternativa ai principali assi di collegamento fra sud e nord Europa. In quest’ottica – per aumentare la resilienza e la sicurezza del traforo del Monte Bianco – si ritiene necessario avere una doppia canna per farle diventare entrambe monodirezionali e, in casi eccezionali, utilizzare tutte e quattro le corsie.

Bisogna inoltre garantire al tratto della A5 in Bassa Valle una capacità adeguata, con una terza corsia dinamica di traffico (ovvero la corsia di emergenza abbastanza larga da poter accogliere il traffico pesante in casi di particolare carico di traffico). La nuova galleria autostradale a due canne, sarebbe individuata quale alternativa alla variante della SS26 prevista da Anas. Consentirebbe di riutilizzare una semicarreggiata dell’autostrada esistente come variante della SS26 in sinistra orografica e di riutilizzare l’attuale tratto della SS26 come viabilità comunale da riqualificare, ospitando anche una pista ciclabile (linea tratteggiata verde). I relativi approfondimenti andranno affrontati in apposito Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali, prendendo in carico l’intera viabilità dell’area della bassa Valle, in modo da ricercare soluzioni definitive alla ricorrente congestione delle varie arterie stradali di collegamento con il Piemonte. Questo ragionamento potrebbe poi essere anche ampliato sino a Pont-Saint-Martin.

Il Piano prevede un collegamento diretto tra la A5 e il nodo intermodale di Aosta attraverso una stazione di pedaggio ad elevata automazione senza che essa possa essere utilizzata per collegarsi alla rete stradale urbana della città di Aosta ma arrivando direttamente all’area F8 di Aosta. Non dovrebbe essere utilizzato per entrare in Aosta con la propria auto ma solamente per chi vuole lasciare l’auto per utilizzare un altro mezzo di trasporto.

Si ipotizza anche l’istituzione di un tavolo tecnico per la modifica dei pedaggi autostradali. Gli scenari che prevedono un pedaggio chilometrico sull’intera tratta autostradale, ad esclusione dello scenario con riduzione massima del pedaggio, garantiscono un cash flow maggiore e una migliore ripartizione dei flussi fra la SS26 e il RAV. Lo scopo sarebbe drenare il traffico di attraversamento dalla SS26 interna all’ambito urbano di Aosta.

In relazione al trasporto ferroviario, vi sono due obiettivi: Velocizzazione e miglioramento della puntualità (perseguito attraverso una strategia sviluppabile per fasi che prevede, ingressi contemporanei in tutti i punti di incrocio (già finanziati) , la previsione di raddoppio della tratta Ivrea – Chivasso in Piemonte (Tavolo tecnico in attività) e la valutazione di eventuali raddoppi selettivi in territorio Valdostano) nonché completamento del cadenzamento ai 30’ e integrazione tariffaria con il trasporto su gomma (funzionale alla realizzazione di una rete di TPL regionale costituita da servizi ferroviari e automobilistici integrati tra loro mediante orari sincronizzati in punti stabiliti e fruibili con un unico titolo di viaggio). SI pensa a un treno ogni 30 minuti nelle fasce orarie di maggiore traffico.

La decarbonizzazione sarebbe ottenuta con mezzi di trasporto pubblico elettrici o a idrogeno.

Si prevedono due collegamenti funiviari: uno dalla Platta de Grevon sino a Cogne e uno tra la Valle di Gressoney tra Frachey e il Colle superiore delle Cime Bianche. Sono previsti specifici studi.

L’intero piano è consultabile sul sito della Regione.

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