Giovedì 24 ottobre 2024 è stato firmato il Contratto collettivo regionale integrativo tra le organizzazioni sindacali scolastiche regionali (FLC CGIL, CISL Scuola, SAVT École e SNALS-CONFSAL) e l’Amministrazione scolastica della Regione autonoma Valle d’Aosta. Questo contratto disciplina i criteri per la fruizione dei permessi di studio, noti come 150 ore.
Secondo il Contratto collettivo nazionale di lavoro vigente per la scuola, può beneficiare di tali permessi una percentuale pari al 3% del personale in servizio a tempo indeterminato. La contrattazione regionale ha definito che i permessi saranno accessibili sia agli insegnanti a tempo indeterminato sia a quelli con contratti a termine fino al 31 agosto, al 30 giugno o di durata superiore a un mese.
I criteri di assegnazione prevedono una priorità per i rinnovi dei permessi concessi nell’anno precedente, seguita dagli assunti tramite concorsi Pnrr, obbligati a frequentare percorsi abilitanti per l’acquisizione del ruolo, e da coloro che devono ottenere specializzazioni sul sostegno o altre abilitazioni. Inoltre, possono richiedere i permessi anche coloro che frequentano corsi universitari per l’abilitazione all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e primaria, corsi di laurea e corsi di perfezionamento o alta formazione presso università italiane o istituti accreditati.
Le domande per usufruire delle 150 ore dovranno essere presentate entro il 15 novembre 2024 esclusivamente tramite la piattaforma telematica disponibile sul sito www.scuole.vda.it.
I segretari generali delle organizzazioni sindacali, Alessia Démé, Simona D’Agostino, Alessandro Celi e Luigi Bolici, hanno espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto, sottolineando come questo aggiornamento risponda alle esigenze attuali dei docenti valdostani. Le 150 ore, introdotte per la prima volta nel 1973, rappresentano un’opportunità per la formazione e l’emancipazione del personale scolastico, un diritto che ha permesso a numerosi lavoratori di raggiungere titoli di studio e di accedere a occasioni di crescita culturale e professionale.