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Fratelli d’Italia: ultima possibilità per invertire la rotta dell’Ospedale

Fratelli d’Italia Valle d’Aosta ha convocato i giornalisti, lunedì 18 novembre 2024, per ribadire la propria posizione critica (condivisa da Forza Italia e Lega Vallée d’Aoste) sull’ampliamento e la ristrutturazione dell’Ospedale Parini di Aosta. Il coordinatore regionale Alberto Zucchi ha sottolineato come, nonostante decenni di dibattiti e annunci, il progetto continui a essere caratterizzato da incertezze e lacune significative.

Secondo quanto dichiarato, dal 2007 – anno del referendum sull’ampliamento del Parini – a oggi, non è stato presentato un progetto completo né un quadro economico chiaro. La sanità valdostana, si sostiene, risente delle difficoltà strutturali dell’ospedale, con la politica regionale incapace di fornire risposte concrete anche agli interrogativi sollevati dagli addetti ai lavori (Comune di Aosta e Azienda Usl) nelle conferenze dei servizi.

Tra i punti storicamente critici, si evidenzia la previsione di un solo volo aereo al giorno per il trasporto dei pazienti, la gestione dei resti archeologici che impone soluzioni progettuali vincolanti, la limitata disponibilità di parcheggi – tutti a pagamento – e soli sei posti riservati ai disabili, uno per piano.

Un aspetto particolarmente rilevante riguarda lo studio comparativo previsto dalla legge regionale, elaborato nel 2019. Questo documento, secondo Fratelli d’Italia, si basava su presupposti successivamente rivelatisi errati e ora risulta obsoleto. La mancanza di tale analisi, comprometterebbe la legittimità della prosecuzione dell’opera, in quanto elemento chiave per le modifiche ai cronoprogrammi e alle previsioni di spesa.

Sul fronte finanziario, le stime per il progetto continuano a lievitare. Da un costo iniziale previsto di 100 milioni di euro, si è passati a 150, per arrivare agli attuali 189 milioni (al netto delle spese tecniche e delle dotazioni interne). Tuttavia, i dettagli relativi alle fasi 4 e 5 del progetto restano ignoti, così come i tempi di costruzione, i costi di gestione e l’impatto sul traffico, che manca di un piano specifico.

Fratelli d’Italia ha invitato la maggioranza regionale a riflettere sulle proprie decisioni, definendo irresponsabile l’insistenza su un progetto ritenuto inadeguato. È stato chiesto di tornare indietro e rivalutare l’attuale piano alla luce delle problematiche emerse e delle mutate esigenze. In alternativa, il coordinatore Zucchi ha sollecitato una spiegazione chiara e documentata che dimostri come questa sia davvero la soluzione migliore per la comunità valdostana.

Nel corso della conferenza stampa, è stato lanciato un appello alle forze politiche e alla cittadinanza affinché il dibattito sulla questione sia portato all’attenzione pubblica. Fratelli d’Italia ha dichiarato di non voler alimentare proteste di piazza, ma di puntare a una mobilitazione delle coscienze dei cittadini. Inoltre, il partito ha affermato di essere pronto a sollevare ogni aspetto legalmente impugnabile, denunciando quella che viene percepita come una gestione poco trasparente del progetto.

Infine, è stato ribadito che Fratelli d’Italia ha elaborato proposte concrete per invertire l’attuale situazione e affrontare in modo più efficace un problema che si protrae da oltre trent’anni e che è sua intenzione presentarle in occasione di un prossimo incontro.

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