La delibera della Corte dei Conti n. 90/2024 (Riduzione delle liste di attesa relative alle prestazioni sanitarie non erogate nel periodo di emergenza epidemiologica da covid-19), pubblicata martedì 20 novembre 2024, esamina lo stato della spesa pubblica nelle Regioni italiane, con particolare attenzione La gestione delle liste d’attesa dopo l’emergenza sanitaria del 2020/22. In un contesto nazionale, caratterizzato da notevoli disuguaglianze regionali, la Valle d’Aosta si distingue sia per le criticità sia per i risultati conseguiti, soprattutto nella riduzione dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie.
Spesa sanitaria e gestione delle liste d’attesa
La Valle d’Aosta registra una spesa sanitaria pro capite di 2.780 euro, superiore alla media nazionale di 2.300 euro, collocandosi tra le regioni più virtuose in termini di investimenti per la salute. Tuttavia, si evidenzia una spesa amministrativa pari all’8%, significativamente superiore alla media italiana del 5,2%, suggerendo margini di miglioramento nell’efficienza gestionale.
Le liste d’attesa, un problema amplificato dalla pandemia, hanno visto una riduzione media del 23% tra il 2021 e il 2023, contro un recupero nazionale del 15%. Per interventi ortopedici, ad esempio, i tempi medi sono scesi da 120 giorni nel 2021 a 92 giorni nel 2023. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’estensione degli orari delle strutture pubbliche, all’aumento delle convenzioni con i privati e all’implementazione di tecnologie digitali per la prenotazione e gestione delle agende.
Nonostante i progressi, alcune difficoltà persistono nelle aree rurali, dove la carenza di personale sanitario limita l’erogazione tempestiva dei servizi.
Infrastrutture e opere pubbliche
Nel 2023, la Valle d’Aosta ha destinato 85 milioni di euro alle opere pubbliche, equivalenti a 665 euro per abitante, contro una media nazionale di 450 euro. Tuttavia, solo il 62% dei progetti programmati è stato avviato, rispetto al 74% a livello nazionale. La complessità del territorio montano contribuisce a questi ritardi, ma la Corte dei Conti invita a migliorare la pianificazione e il monitoraggio dei progetti.
Scuola e istruzione
Nel settore dell’istruzione, la Valle d’Aosta si distingue con una spesa pro capite di 1.120 euro, nettamente superiore alla media nazionale di 760 euro. Tuttavia, i tassi di abbandono scolastico, pari al 9%, risultano in linea con il dato medio italiano, evidenziando una necessità di maggiore correlazione tra investimenti e risultati.
Autonomia e gestione delle risorse
Grazie al suo Statuto speciale, la Valle d’Aosta gestisce direttamente circa l’80% delle risorse assegnate, un dato tra i più alti in Italia. Tuttavia, il 14% dei fondi per lo sviluppo territoriale è rimasto inutilizzato nel triennio 2021/23. La Corte sottolinea la necessità di un miglior coordinamento e di una maggiore capacità di spesa per ottimizzare l’autonomia gestionale.
Confronto nazionale
Mentre a livello nazionale la spesa inefficiente si attesta al 12% del totale, la Valle d’Aosta si colloca tra le regioni più performanti in alcuni settori. La riduzione delle liste d’attesa, in particolare, pone la regione tra le più virtuose, con un tasso di richieste non evase pari al 12%, rispetto alla media italiana del 18%.
Prospettive future
La Corte dei Conti invita la Valle d’Aosta a consolidare i risultati raggiunti attraverso investimenti mirati e una maggiore integrazione tra sanità, infrastrutture e istruzione. Potenziare il monitoraggio e rafforzare la capacità di spesa saranno essenziali per garantire una gestione sempre più efficiente e trasparente delle risorse pubbliche, a beneficio della comunità valdostana.