L’Assessorato all’Agricoltura e Risorse naturali della Regione autonoma Valle d’Aosta ha deciso di dotarsi di 12 trappole di ultima generazione, dette Pigbrig, appositamente inventate e realizzate negli USA per la cattura dei suidi, da affiancarsi ai consueti sistemi di cattura e/o abbattimento.
Nel Piano straordinario di cattura, abbattimento e smaltimento dei cinghiali delle azioni strategiche per l’elaborazione di piani di eradicazione nelle zone di restrizione della Peste Suina Africana per il periodo 2023/28, sottoscritto dal Commissario Straordinario alla Peste Suina Africana, è stato individuato l’obiettivo della massima riduzione numerica dei cinghiali sul territorio della Valle d’Aosta.
Le trappole saranno consegnate il 6 dicembre e si procederà alla formazione degli operatori che le utilizzeranno: agenti del Corpo forestale della Valle d’Aosta e cacciatori formati.
I sistemi di cattura saranno installati nella parte sud-orientale del territorio regionale corrispondente alle giurisdizioni forestali di Châtillon, Verrès e Pont-Saint-Martin e – in particolare – nelle zone di fondovalle della Dora Baltea, al confine con il Piemonte e nei tratti iniziali delle valli laterali e nelle aree adiacenti gli allevamenti considerati a rischio alto.
L’allarme di Forza Italia
Mercoledì 18 dicembre 2024, il gruppo Forza Italia in Consiglio Valle ha diffuso una nota sul tema: «L’introduzione delle trappole Pig Brig nella lotta al proliferare dei cinghiali in Valle d’Aosta sta suscitando un acceso dibattito tra le diverse parti in causa. Mentre la Regione ha sottolineato l’importanza di queste nuove tecnologie per il controllo della popolazione suina, i cacciatori locali esprimono preoccupazione per le possibili ripercussioni sull’imminente stagione venatoria.
Un intervento che è stato giustificato dall’Amministrazione regionale come necessario per mitigare i danni causati da questi ungulati all’agricoltura e all’ecosistema. Tuttavia, la decisione di impiegare queste trappole in concomitanza con l’inizio delle tradizionali braccate al cinghiale ha innescato un clima di tensione tra i cacciatori, che vedono in questa scelta una potenziale riduzione delle loro opportunità venatorie, anche perché dall’ufficio fauna chiedono la massima collaborazione a nome dei cacciatori.
Comprendiamo la necessità di contenere la popolazione dei cinghiali, ma riteniamo che l’utilizzo esclusivo delle trappole Pig Brig possa sminuire il ruolo fondamentale che la caccia svolge nel controllo di questi animali. Le braccate rappresentano una tradizione importante per la nostra comunità e contribuiscono attivamente alla gestione faunistica del territorio.»
Ritenuto imperativo evitare in tutti i modi la diffusione della peste suina, tenuto conto che al momento la Valle d’Aosta ne è indenne, i consiglieri Pierluigi Marquis, Mauro Baccega e Christian Ganis ritengono che il posizionamento delle trappole debba avvenire dopo il periodo che va dal 21 dicembre 2024 al 26 gennaio 2025, periodo dello svolgimento delle braccate.