La rivista Grand Continent torna in Valle d’Aosta: in partenariato con la Regione autonoma Valle d’Aosta, da martedì 2 a venerdì 5 dicembre 2025 si è svolto il Sommet Grand Continent, l’incontro annuale dedicato al futuro dell’Europa.
Per quattro giorni, oltre 180 ospiti internazionali si sono riuniti fra Saint-Vincent, Aosta, Verrès e Breuil-Cervinia per discutere le grandi trasformazioni digitali, ecologiche e geopolitiche che attraversano il continente.
All’edizione 2025 hanno partecipato capi di Stato e di governo, tra cui il Primo Ministro della Croazia, la quinta presidente della Georgia Salomé Zourabichvili e le vicepresidenti di Spagna e Moldavia, insieme a quindici ministri europei, più di cinque banchieri centrali, dirigenti di istituzioni internazionali, quali i segretari generali dell’Ocse e del Consiglio d’Europa, il capo dei servizi segreti britannico e molte personalità di spicco del pensiero e del sapere europeo, come la Premio Nobel per la Pace Oleksandra Matvijčuk, lo scrittore Giuliano da Empoli, Charlotte Casiraghi, il consigliere per l’IA di papa Francesco I, Paolo Benanti, e l’astronauta Samantha Cristoforetti.
Come ogni anno, il Grand Continent Summit si è aperto con una serie di eventi dedicati al dialogo con il territorio, organizzati in collaborazione con partner regionali di primo piano tra cui l’Università della Valle d’Aosta e il MegaMuseo.
Martedì 2 dicembre dalle ore 15, il convegno inaugurale all’Università della Valle d’Aosta è stato dedicato al tema delle autonomie: dopo i saluti dell’assessore regionale agli Affari europei Leonardo Lotto, la prima tavola rotonda ha affrontato il tema dell’autonomia regionale in omaggio all’amico della Valle d’Aosta Valerio Onida, con la partecipazione del membro del Comitato delle Regioni Luciano Caveri e della presidente di Fondazione Crt Anna Maria Poggi.
La seconda parte del convegno, dalle ore 17 alle ore 19, ha previsto una lezione magistrale dello storico del Collège de France Patrick Boucheron sull’autonomia urbana come paradigma europeo, seguita da una tavola rotonda geopolitica sull’autonomia europea nel confronto con gli imperi, alla quale hanno partecipato, tra le altre personalità, l’ambasciatore francese in Italia Martin Briens.
Dalle ore 20.30, la serata inaugurale del Sommet Grand Continent si è svolta al MegaMuseo di Aosta, dove tre relatori di primo piano hanno proposto una riflessione sul futuro dell’umanesimo: Barbara Cassin, filologa e filosofa membro dell’Académie française, Pascal Lamy, presidente delle Cattedre di antropologia europea della Scuola normale di Parigi, e Carlo Ossola, presidente dell’Istituto Treccani.
Un’attenzione particolare è stata dedicata ai giovani: martedì 2 e mercoledì 3 dicembre sono state proposte attività specifiche per gli studenti all’ex Cotonificio Brambilla di Verrès e a Palazzo regionale, con un focus sull’orientamento scolastico nel mondo francofono, alla presenza della sovrintendente Marina Fey, e sulle sfide dell’Intelligenza artificiale per la formazione di un pensiero critico.
Oltre alla presenza di numerose testate nazionali e internazionali (tra cui Le Monde, El País, Financial Times,Politico…), il servizio pubblico radiofonico francese è stato in Valle d’Aosta durante il Sommet Grand Continent. La sua storica trasmissione mattutina, Les Matins de France Culture, seguita ogni giorno da oltre un milione di ascoltatori, per la prima volta nella sua storia è stata realizzata in diretta dalla Valle d’Aosta.
L’équipe guidata da Guillaume Erner ha trasmesso giovedì e venerdì offrendo al pubblico francofono un approfondimento quotidiano dedicato ai temi e agli ospiti del Summit.
Per iscrizioni e informazioni: presse@legrandcontinent.eu, u-stampa@regione.vda.it















