Casino de la Vallée SpA, giovedì 22 dicembre 2025, ha presentato la sua prima Relazione sulla sostenibilità, pur non essendo ancora obbligata per legge, riferita all’anno 2024.
Il documento inquadra il Casino come player turistico centrale per la Valle d’Aosta e descrive un percorso strutturato di integrazione dei criteri ESG in strategia, governance e gestione operativa, con particolare attenzione a clima, forza lavoro ed etica d’impresa.
La strategia di sostenibilità è presentata come leva per generare valore economico, sociale e ambientale di lungo periodo a favore del territorio valdostano, in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Il modello di business si basa su un’offerta integrata di gioco, ospitalità, ristorazione, eventi e congressi, con un forte radicamento locale e focus su intrattenimento responsabile e relazioni trasparenti con Regione autonoma Valle d’Aosta, comunità e stakeholder finanziari.
La responsabilità della sostenibilità è incardinata nella funzione “Procedure interne e auditing”, che coordina la Relazione ESG e riporta direttamente all’Amministratore unico, con un sistema di obiettivi, controlli e audit interni a supporto. Attraverso un’analisi di doppia materialità, la società individua come temi più rilevanti il cambiamento climatico, la gestione della forza lavoro e la condotta d’impresa, valutando impatti, rischi e opportunità lungo l’intera catena del valore, dai fornitori ai clienti.
Sul fronte ambientale, il report dettaglia un piano di transizione climatica allineato all’Accordo di Parigi, con obiettivi di riduzione delle emissioni di Scope 1 e 2 e scenari di decarbonizzazione fino al 2035. Tra le azioni chiave figurano il rinnovo del parco auto aziendale in elettrico, un maxi progetto di efficientamento energetico da quasi 5 milioni di euro in partenariato pubblico-privato, l’installazione di un cogeneratore e di sistemi avanzati di monitoraggio, oltre all’introduzione di un prezzo interno del carbonio per orientare gli investimenti.
Sul versante sociale, la società pone al centro la forza lavoro, con focus su qualità dell’occupazione, formazione, sicurezza e benessere organizzativo, e un programma di engagement tramite survey e focus group periodici. Vengono inoltre descritti i rapporti con sindacati, fornitori, comunità locali e Regione autonoma Valle d’Aosta, insieme alle politiche di gioco responsabile e tutela dei clienti, in un settore considerato sensibile dal punto di vista etico e reputazionale.
In quanto società a controllo pubblico, è sottolineato un elevato presidio su anticorruzione, legalità, trasparenza amministrativa e tutela dei whistleblower, integrando gli obblighi del D.lgs. 33/2013 e altre normative Anac nel proprio impianto di governance. Il 2024 è presentato come anno di avvio di un percorso: i dati raccolti costituiranno la base di confronto per gli anni a venire, con l’impegno dichiarato a rafforzare sistemi di misurazione, obiettivi climatici più ambiziosi e un coinvolgimento crescente degli stakeholder, per consolidare il ruolo del Casino come “campione” di sostenibilità nel gaming italiano.
L’amministratore unico Rodolfo Buat si è così espresso: «È stato un nostro desiderio, una nostra sfida e una nostra volontà redigere questa Relazione». Ha poi spiegato: «Questo è un momento non facilissimo per la società, coinvolta in vicende che hanno destato profondissima amarezza. L’iniziativa di oggi è il segno di un’azienda che deve andare avanti, recupera le proprie tradizioni di correttezza, lealtà, senso civico, rispetto per il compito che ci è stato dato di portare in questo territorio un valore aggiunto con il contributo di persone che ci hanno aiutato a migliorare i nostri sistemi di gestione, le nostre procedure e la nostra attenzione a un mondo sempre più complesso e difficile da capire nelle sue diverse manifestazioni, alcune delle quali anche indigeste». Ha annunciato la creazione di una task force per analizzare l’accaduto e individuare i meccanismi di prevenzione affinché i fatti non abbiano a ripetersi.
Nei numeri: 80 milioni di fatturato con un utile di 17 milioni di euro nel 2024. Un utile che l’amministratore ha definito «irripetibile», il 10% del quale entra nelle casse regionali.
Il presidente della Regione Renzo Testolin ha affermato: «La sostenibilità è lo scheletro sul quale abbiamo puntato l’attenzione per costruire un progetto politico che possa continuare a dare risposte sul territorio. Bisogna farlo con attenzione a tanti aspetti (ambiente, economia, società). Questa analisi dà concretezza al ruolo di questa azienda pubblica, dando conto di cosa si sta facendo, di cosa si deve fare e dove si vuole porre attenzione. Si parte dall’efficientamento delle strutture condiviso con CvA SpA. La sostenibilità economico-reputazionale è tuttavia fondamentale. Questo studio è una risposta concreta su ciò che c’è da migliorare e sull’obiettivo di tutti gli interlocutori che operano quotidianamente in questa azienda. L’attenzione è da porre rispetto al potenziamento di un’organizzazione che sancisca i ruoli e gli inevitabili controlli».
Gabriele Tarantini, amministratore delegato di Artea, ha parlato di trasparenza, responsabilità e futuro: «Il disegno del futuro è diventato un elemento di responsabilità sociale. Ricordiamoci che sviluppo sostenibile è quello che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. La sostenibilità non è solo un obiettivo ma un percorso di miglioramento continuo in cui ognuno ha il suo ruolo».
Claudio Pellizzari ha presentato le chiavi di lettura della rRlazione: «I clienti sono principalmente italiani, per il 58% uomini, per il 35% di 41-55 anni (il 71% della clientela è over 41 anni). Fra i criteri ESG (environment, social, governance) abbiamo approfondito sei ambiti. Abbiamo raccolto il sentiment degli stakeholder. Poi abbiamo sviluppato un processo per la valutazione della doppia materialità, che riflette la duplice prospettiva da considerare nella definizione dei temi rilevanti: quanto il Casino impatta sul pianeta e quanto ciò che ci circonda impatta sul Casino. Gli obiettivi dati dalla Relazione traguardano al 2034».
Katia Laurent ha posto l’accento sugli aspetti sociali: «450 lavoratori impiegati nel 2024, uomini per il 71%. Oltre la metà dei dipendenti ha più di 50 anni. Il nuovo contratto di lavoro per i lavoratori del Casino è entrato in vigore dal 1° gennaio 2025. Gli altri lavoratori sono inquadrati con il contratto del turismo. In categorie specifiche la forza lavoro è esternalizzata. Figura chiave dell’azienda è il croupier e, nel 2024, è stata avviata la formazione di 30 croupier, quasi tutti già assunti a tempo indeterminato nel 2025. Le retribuzioni femminili sono inferiori a quelle maschili dal 17 al 30%. Gli obiettivi sono la salvaguardia della salute (arrivando a infortuni zero), la valorizzazione del personale femminile, l’inserimento di nuovi dipendenti. Si intendono recuperare le eccedenze alimentari, riciclare i prodotti tessili e le divise dei dipendenti. In evidenza il sistema di prevenzione dei rischi etici».