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Europa verde scrive a Calderoli per ottenere la bozza della Norma di attuazione sulle grandi derivazioni d’acqua

Angelo Bonelli, deputato e portavoce nazionale di Europa Verde ha scritto al ministro per gli Affari regionali Calderoli, chiedendo chiarimenti sull’operato del presidente della Commissione paritetica Stato-Regione autonoma Valle d’Aosta e per ottenere i verbali delle riunioni della Commissione del 30 settembre, 8 ottobre e 14 ottobre 2024.

Scrive Bonelli: «la Commissione partitetica […], dopo un lungo periodo di inattività è stata convocata ben tre volte […] per esaminare e varare lo Schema di Norma di attuazione per la Regione Valle d’Aosta, in materia di concessioni di derivazione d’acqua. […] il Presidente Marini con mail del 30 settembre 2024 ha comunicato al Presidente della Regione Valle d’Aosta che lo Schema era stato approvato. Ad un mese di distanza da tale comunicazione il testo della norma non è ancora pervenuto né alla Giunta regionale né al Consiglio regionale valdostano».

Rete civica (referente di Europa verde in Valle d’Aosta) ha reso nota la notizia, giovedì 31 ottobre 2024) e pone alcune quesiti: «Che cosa è successo per far sì che un tema come quello della Norma di attuazione dello Statuto valdostano in materia di rilascio delle concessioni idroelettriche, che da anni è fermo in Paritetica, diventasse improvvisamente oggetto di ben tre convocazioni consecutive della Commissione? Come mai il Presidente Marini alle il 30 settembre 24 (attenzione alla data) si è affrettato a comunicare al Presidente della Regione Valle d’Aosta che infine, dopo cinque anni di attesa, la Norma di attuazione era stata approvata, ma nel contempo provvedeva a convocare nuove riunioni sullo stesso tema? Come mai il testo della Norma di attuazione ad un mese di distanza dalla sua approvazione in Paritetica non è ancora noto ai consiglieri regionali della Valle d’Aosta? Come mai i verbali delle riunioni della Paritetica del 30 settembre, 8 ottobre e 14 ottobre 2024 non sono stati consegnati nonostante siano stati formalmente richiesti? Molti interrogativi perché si tratta di una questione delicata e importante, quella delle concessioni idroelettriche, che richiede chiarimenti e documenti».

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