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Consiglio Valle del 5, 6 e 7 novembre 2024

Il Consiglio Valle è riunito martedì 5, mercoledì 6 e giovedì 7 novembre 2024, per discutere un ordine del giorno composto di 101 oggetti, di cui 55 rinviati da precedenti adunanze.

Commemorazione di Massimo Lévêque

I lavori del Consiglio Valle, convocato a partire da oggi martedì 5 fino a giovedì 7 novembre 2024, si sono aperti nel ricordo di Massimo Lévêque, Assessore tecnico al bilancio e finanze nella decima Legislatura dal 1993 al 1997, scomparso improvvisamente nella giornata di lunedì 4 novembre.

Il presidente Alberto Bertin, esprimendo il cordoglio dell’Assemblea regionale, ha evidenziato: «La Valle d’Aosta perde un attento studioso delle nostre dinamiche economiche. Un economista che ha messo la sua esperienza e la sua visione al servizio della nostra comunità, sia in qualità di Assessore che nei diversi ruoli ricoperti durante la sua carriera professionale.»

Sono poi intervenuti i consiglieri dei vari gruppi consiliari per esprimere le sentite condoglianze alla moglie Maria Cristina, al figlio Philippe, al fratello Alessandro e a tutta la sua famiglia.

Il consigliere Paolo Sammaritani della Lega VdA ha parlato di «una persona competente e brillante in materia di economia, ma anche un piacevole conversatore che sapeva disquisire con intelligenza su ogni cosa: con la sua sagacia ha arricchito tutta la nostra comunità.»

Per il capogruppo di PlA, Aldo Di Marco, «Massimo Lévêque era un uomo delle istituzioni che ha saputo portare la sua profonda competenza nei vari ambiti in cui ha operato e nei vari ruoli ricoperti. Era un professionista attento e preparato con una grande lucidità di visione.»

Il capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi, ha ricordato «il professor Lévêque ha saputo guidare Finaosta in un momento difficile e complesso e, con grande senso di responsabilità, si è occupato prima di tutto della salvaguardia e della reputazione dell’ente che stava guidando.»

Il capogruppo di FI, Pierluigi Marquis, ha ricordato la «persona garbata e per bene, con un robusto bagaglio culturale, un profondo conoscitore della nostra regione, un convinto autonomista che ha sempre posto l’attenzione più sulla responsabilità della gestione che sulla rivendicazione dell’autonomia.»

«Massimo era parte del nostro gruppo di “baby boomer degli Anni 50” ed era uno dei più intelligenti – ha ricordato l’assessore Luciano Caveri (Union Valdôtaine) -. Avvicinatosi alla politica al fianco di César Dujany ha fatto parte di quel cenacolo che ebbe concretizzazione nella rivista “Table ronde”, portando alla discussione un contributo arricchente e originale.»

Per il consigliere Andrea Padovani (FP-PD), «Massimo era un uomo che ha messo a disposizione le sue competenze a servizio della comunità: non ha mai esitato ad esprimere le sue idee con spirito critico e molto diretto sul futuro della Valle d’Aosta.»

Per la consigliere di PCP Chiara Minelli, «una dipartita così repentina non può che lasciare un grande sconforto a tutti coloro che gli hanno voluto bene.»

Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha parlato di «momento doloroso per la Valle d’Aosta. Era un uomo riconosciuto trasversalmente per la sua validità e la sua competenza: una persona che arricchiva il nostro patrimonio culturale e umano, che teneva al percorso della collettività all’interno della quale abitava.»

Comunicazioni del presidente della Regione

Il presidente della Regione autonoma Valle d’aosta Renzo Testolin si è così rivolto all’aula: «Giovedì 31 ottobre ho incontrato il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli.
I temi affrontati hanno riguardato la prosecuzione del tavolo tecnico per la revisione degli statuti speciali e l’attività della Commissione paritetica.
Con riferimento al disegno di legge costituzionale concernente le modifiche degli statuti delle Regioni a statuto speciale, il Governo ha declinato la possibilità di condividere un percorso univoco da parte delle “speciali”, prima sui principi comuni e in seguito in merito alla revisione delle competenze. 
Considerato il lavoro già svolto insieme alle altre Regioni a statuto speciale e la prosecuzione dell’iter già avviato dalle Province di Trento e Bolzano, abbiamo così valutato di dare la nostra disponibilità per proseguire il confronto anche se in forma bilaterale. 
Nonostante le difficoltà legate alle differenti visioni politiche del Governo, peraltro già esplorate grazie all’interessamento del Ministro, l’obiettivo è quello di addivenire ad un rafforzamento delle nostre competenze e di valutare le possibili aperture al raggiungimento di un principio di intesa più tutelante nei nostri confronti rispetto all’attuale situazione.
Al termine di tali valutazioni, ho dunque evidenziato al ministro la volontà della Regione Autonoma Valle d’Aosta di procedere con la prosecuzione del confronto sulla revisione dello Statuto speciale: egli, nel prendere atto di tale volontà, ha dichiarato che verrà attivato quanto prima un tavolo tecnico.
Il ministro ha altresì provveduto, in occasione del nostro incontro, all’invio al Consiglio regionale della Valle d’Aosta della norma di attuazione in materia di concessioni idroelettriche, approvata dalla Commissione paritetica lo scorso 30 settembre, al fine dell’espressione del parere di competenza.
Ho inoltre anticipato al ministro il prossimo invio in Commissione paritetica (per il tramite dei membri di parte regionale) dello schema di norma di attuazione per la creazione di un “sistema regionale integrato di finanza pubblica con gli enti locali e strumentali della Regione”. Nell’evidenziare l’urgenza di detta iniziativa, anche a seguito di quanto statuito dalla Corte costituzionale con la sentenza 145/2024, ho ricordato come la stessa sia rafforzata dalla previsione contenuta nell’Accordo in materia di finanza pubblica per gli anni dal 2025 al 2032, sottoscritto il 20 ottobre scorso, nel quale Stato e Regione hanno concordato l’impegno a predisporre una norma di attuazione in tal senso.
Abbiamo infine sottolineato l’esigenza di ridurre le tempistiche dei lavori della Commissione paritetica, in particolare per l’iter di espressione dei pareri di competenza da parte dei Ministeri.
A seguito dell’incontro il ministro Calderoli ha ribadito l’impegno suo personale e del Governo a tutela e valorizzazione delle autonomie, con la volontà di procedere ad un ammodernamento delle autonomie storiche. Ha inoltre evidenziato come l’incontro proficuo, cordiale e produttivo abbia rappresentato un’utile occasione anche per riflettere su possibili norme di attuazione dello Statuto di autonomia.
Per quanto ci concerne, esprimiamo soddisfazione per l’avvio di questo nuovo iter di confronto con il ministro, il quale ci consentirà, al termine del percorso, di condividere con questo Consiglio i punti di incontro raggiunti
».

Relazione sull’attività 2023 del Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali e della qualità della normazione

Il Consiglio Valle, dopo aver preso atto della relazione 2023 sull’attività del Comitato paritetico di controllo e valutazione delle politiche regionali e della qualità della normazione, ha approvato all’unanimità una risoluzione.

L’iniziativa, proposta dai consiglieri Paolo Sammaritani, Paolo Cretier, Alberto Bertin, Pierluigi Marquis, Claudio Restano e Roberto Rosaire – componenti del Comitato paritetico – impegna l’Ufficio di Presidenza e la Giunta regionale ad addivenire alla costituzione di un tavolo tecnico interistituzionale Consiglio-Giunta sullo studio e l’applicazione delle clausole valutative, con lo scopo di condividere le linee guida operative per la formulazione delle clausole valutative all’interno delle leggi regionali, che ne evidenzino elementi tipici ed elementi variabili e che possano costituire un punto di riferimento per il legislatore in termini di qualità sostanziale della normazione, e definire l’iter procedurale per la trasmissione al Consiglio regionale delle relazioni di ritorno.

Il testo della risoluzione e la relazione 2023 sono stati illustrati dal consigliere Paolo Sammaritani (Lega VdA), che ha presieduto il Comitato paritetico fino al 10 ottobre scorso. «Il programma di attività ha individuato due obiettivi prioritari del Comitato: la semplificazione del corpus normativo, anche attraverso l’abrogazione delle norme non più produttive di effetti, in funzione di una maggiore certezza del diritto vigente; l’elaborazione di linee guida per la formulazione delle clausole valutative, che possano costituire un punto di riferimento per il legislatore in termini di qualità sostanziale della normazione. La diffusione della cultura della valutazione delle politiche pubbliche passa anche attraverso il consolidamento del dialogo tra Consigli e Giunte regionali. Aspetto, questo, che è stato evidenziato dal progetto Capire, promosso dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, il quale ha individuato nei tavoli tecnici interistituzionali gli strumenti necessari a favorire l’efficacia del processo valutativo, in particolare attraverso la produzione e lo scambio di dati e di informazioni qualificati. Il Comitato ritiene pertanto opportuno avviare un percorso di lavoro fondato su raccordo, collaborazione e condivisione dell’esperienza fra il Consiglio Valle e la Giunta regionale, per rafforzare la consapevolezza che sia interesse comune comprendere se e come una politica pubblica funziona, attraverso la costituzione di un tavolo tecnico interistituzionale.»

Il dibattito in Aula

«Porterò avanti il lavoro intrapreso dal precedente presidente Paolo Sammaritani e dal presidente del Consiglio Bertin – ha dichiarato il neo presidente del Comitato paritetico, Paolo Cretier (FP-PD) -. Laddove sarà necessario nelle nuove leggi vaglieremo la clausola valutativa, importante per conoscere l’impatto delle nuove norme, sia per il Governo che per tutto il Consiglio regionale e per una politica oculata e responsabile. Inoltre, il Presidente Bertin sta facendo un lavoro importante nell’ambito della Conferenza delle Assemblee legislative con il progetto Capire che analizza la situazione e produce un patrimonio comune sugli effetti delle politiche regionali. Una pratica che ha effetti positivi sulle politiche regionali non solo in termini finanziari ma anche di applicazione seria e puntuale di norme votate in Consiglio e che necessitano di verifiche ex-post.»

Il capogruppo di RV, Stefano Aggravi, ha evidenziato la «necessità di fare pulizia all’interno del corpus normativo in un’ottica di semplificazione, soprattutto per i cittadini che sono destinatari delle leggi. Ben venga l’obiettivo di definire delle linee guida sulle clausole valutative, ma bisogna metterle a terra dal momento in cui si generano gli interventi normativi, altrimenti si creano dei percorsi a posteriori troppo complessi. Siamo d’accordo sulla creazione di un tavolo interistituzionale Consiglio-Giunta, ma richiedo anche una fattiva collaborazione nella predisposizione delle proposte di legge, perché i Consiglieri non hanno gli stessi strumenti del Governo e devono essere messi nelle condizioni di poter depositare dei testi che siano anche accoglibili dal punto di vista delle disposizioni finanziarie.»

Attività legislativa

Finanza locale

Con 20 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA, PCP) e 14 astenuti (Lega VdA, RV, FI), il Consiglio regionale ha approvato un disegno di legge che contiene disposizioni urgenti in materia di finanza locale.
Presentato dal Governo regionale il 7 ottobre ed esaminato dalla seconda Commissione consiliare che ha proposto un emendamento, il testo si compone di sei articoli che riguardano in particolare il concorso aggiuntivo alla finanza pubblica dei Comuni per l’anno 2024, i trasferimenti straordinari correnti a favore degli enti locali, nonché le convenzioni tra enti necessarie ai fini del loro accesso ai finanziamenti.

L’Assemblea ha anche respinto – con 23 voti di astensione (UV, FP-PD, PlA, SA, PCP, FI) e 11 a favore (RV, Lega VdA) – un ordine del giorno depositato in Aula dal gruppo Rassemblement valdôtain che voleva dare mandato al gruppo di lavoro costituito per valutare l’elaborazione di una norma di attuazione finalizzata a prevedere un sistema integrato della finanza regionale con quella degli enti locali della Valle d’Aosta, di contemplare la possibilità di disciplinare i tributi locali comunali di natura immobiliare istituiti con legge statale, anche in deroga alla medesima legge, sul modello di quanto già definito nell’ambito dello Statuto speciale della Regione Friuli-Venezia-Giulia.

«Con questo disegno di legge – ha detto il consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), illustrandone i contenuti in Aula – si prevede che la Regione provveda, per il 2024, al versamento a favore dello Stato del contributo aggiuntivo al risanamento della finanza pubblica che sarebbe stato di competenza dei Comuni: l’importo definito dal decreto del Ministro dell’interno adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze corrisponde a 495mila 456 euro. Rimane comunque invariato l’importo, stabilito in 32 milioni di euro, del concorso alla finanza pubblica determinato dalla Regione a carico dei propri Comuni, quale quota parte del contributo complessivo stabilito negli accordi di finanza pubblica intervenuti negli anni a regolare gli obblighi finanziari della Regione nei confronti dello Stato. Inoltre, in deroga a quanto disposto dalla legge regionale n. 48/1995, è stabilito un trasferimento straordinario corrente di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, in favore del Comune di Aosta, per fronteggiare gli ulteriori oneri derivanti dalla gestione degli interventi finanziati nell’ambito del Pnrr e per l’aumento delle spese correnti dei servizi che il Comune di Aosta eroga a vantaggio dell’intera collettività valdostana. Grazie all’introduzione di questo disegno di legge è possibile fornire indicazioni certe agli enti locali, utili e necessarie alla predisposizione dei relativi bilanci di previsione 2025-2027.»

Il dibattito in Aula

«Rispetto al panorama delle Speciali, la nostra Regione, insieme a Sicilia e Sardegna, non ha ancora norme di attuazione che definiscono i rapporti di interlocuzione finanziaria con lo Stato centrale – ha commentato il capogruppo di Rassemblement Valdôtain, Stefano Aggravi -. Questo disegno di legge non fa altro che mettere una pezza sul punto. Ben venga la definizione di un sistema integrato di finanza locale ma questo dovrebbe logicamente portare alla revisione di tutta la finanza che riguarda i rapporti con gli enti locali, obiettivo inserito nel Defr, che mi chiedo se potrà essere realizzato in questo scorcio di fine Legislatura. È necessario un riordino dei fiumi e fiumiciattoli delle tante leggi di settore che devono essere organizzate in un’ottica di organicità e integrazione. Bisognerà poi anche mettere seriamente mano all’aggiornamento della legge 48/1995 che è datata e deve tenere conto delle pesanti evoluzioni normative in materia. Non si tratta di fumose discussioni teoriche per addetti ai lavori ma di ragionare su un sistema il cui effetto si riverbera concretamente sulle imposte e tasse che pagano i cittadini. Con il nostro ordine del giorno volevamo sfruttare questa opportunità per raggiungere la completa regionalizzazione dell’Imu, andando oltre la norma di attuazione 184/2017 in materia di coordinamento e di raccordo tra la finanza statale e regionale.»

Il presidente della Regione, Renzo Testolin, ha replicato che «l’obiettivo della norma nel suo complesso è quello di fare chiarezza sugli adempimenti che la sentenza della Corte costituzionale ci impone rispetto al contributo alla finanza pubblica oltre che sulla suddivisione tra i Comuni delle risorse messe a disposizione dalla Regione per sopperire alla crescita delle spese che devono sostenere gli enti  locali e per l’assegnazione di risorse integrative messe a disposizione del Comune di Aosta. Riguardo all’ordine del giorno, la questione sollevata è già sostanzialmente superata nei fatti in quanto il decreto legislativo 184 del 2017 già riconosce alla nostra Regione la possibilità di intervento rispetto ai tributi locali istituiti da leggi statali.»

La capogruppo di Progetto Civico Progressista, Erika Guichardaz, ha affermato che «il sistema delle Autonomie valdostano, nato e concepito da amministratori e tecnici con una chiara visione, è stato progressivamente smantellato, a volte per rispondere a sollecitazioni dello Stato, ad esigenze di finanza pubblica, altre per scelte accentratrici della Regione. Il sistema di finanza degli enti locali è datato e questa legge è un primo, piccolo e timido passo per interloquire con lo Stato sulla finanza locale alla luce della sentenza di luglio 2024 e per questo motivo voteremo la legge. Tuttavia è necessario affrontare la questione della norma di attuazione e su questo auspichiamo una maggiore concertazione rispetto a quanto avvenuto fino ad ora. Prima di pensare agli strumenti bisogna innanzitutto pensare a quale modello “enti locali” questi strumenti devono far funzionare attraverso una concertazione con gli enti locali per evitare le discrasie che si sono verificate, ad esempio, con la legge sui Segretari comunali.»

Il capogruppo Pierluigi Marquis, ha annunciato l’astensione di Forza Italia: «La sentenza della Corte costituzionale ha ribadito che esiste un rapporto tra lo Stato e la Regione e lo Stato e i Comuni: bene ha fatto la Regione a intervenire con una legge regionale, così come apprezziamo anche quanto detto dal Presidente della Regione in merito alla presentazione di uno schema di norma di attuazione per la creazione di un sistema regionale integrato di finanza pubblica con gli enti locali e strumentali della Regione. Tuttavia, tornando alla legge, vorremmo superare il mero concetto di contributo: per il Comune di Aosta queste risorse aggiuntive sono sufficienti per l’obiettivo? O andavano approfondite? Aosta, per il ruolo di capoluogo e le problematiche che vive, merita un approccio più strutturato. Forse questa questione poteva essere trattata con meno urgenza e approfondimento nell’ambito del prossimo bilancio di previsione.»

Riconoscimento debiti fuori Bilancio

Con 18 voti a favore (UV, FP-PD, PlA, SA) e 16 astenuti (Lega VdA, RV, PCP, FI), il Consiglio Valle ha approvato un disegno di legge per il riconoscimento di debiti fuori bilancio della Regione.

Il testo, presentato dal Governo regionale il 9 ottobre e illustrato in Aula dal consigliere Antonino Malacrinò (FP-PD), è composto di due articoli che riconoscono «la legittimità di debiti fuori bilancio della Regione, derivanti da sentenze esecutive – per un importo di 40mila 496 euro – e da acquisizioni di beni e servizi – per una cifra pari a 1 milione 30mila euro -, per i quali è necessario provvedere ai relativi impegni di spesa entro il 2024.»

Istituto Gervasone

L’Assemblea ha approvato all’unanimità un disegno di legge che disciplina l’Istituto regionale Adolfo Gervasone di Châtillon, modificando la legge regionale n. 36/1986.
Il testo, presentato dalla Giunta regionale il 4 settembre ed esaminato dalla quinta Commissione, si compone di quattro articoli che ridefiniscono le modalità di ripartizione delle spese per il funzionamento dell’Istituto, prevedendo di porre direttamente in capo alla Regione gli interventi di manutenzione ordinaria e le spese per il riscaldamento. Sul testo sono stati recepiti due emendamenti di tipo tecnico depositati in Aula dall’Assessore al sistema educativo.

I consiglieri Antonino Malacrinò (FP-PD) per la maggioranza e Simone Perron (Lega VdA) per la minoranza ne hanno illustrato i contenuti all’Aula.

«Questo intervento legislativo – ha detto il Malacrinò – tende a superare alcune criticità emerse. Considerato l’organico ridotto e quindi la difficoltà per l’Istituto di gestire direttamente alcuni interventi, compresi quelli che implicano l’applicazione della normativa in materia di appalti pubblici, si è previsto di porre in capo alla Regione gli interventi di manutenzione ordinaria nonché le spese per la provvista di combustibile per il riscaldamento, in analogia a quanto previsto per i convitti.»

Perron ha ricordato che l’Istituto «prende il nome dall’ultimo discendente della dinastia dei Gervasone, maestri ferrai bergamaschi che, stabilitisi a Châtillon nella seconda metà del XVII secolo, si dedicarono con successo all’industria metallurgica. Adolfo Gervasone, poco prima della morte avvenuta nel luglio 1927, dispose che la sua eredità andasse all’Asilo infantile Rigollet di Châtillon, con l’obbligo per l’ente di creare un ricovero a favore dei bambini dai tre ai quattordici anni bisognosi di assistenza. Nel dopoguerra iniziarono i lavori per la sua trasformazione in un convitto adatto ad ospitare un centinaio di ragazzi. A partire dal 1965 l’Amministrazione regionale affidò alla congregazione dei Canonici regolari del Gran San Bernardo la direzione della scuola media di Châtillon e del nuovo convitto, che prendeva il nome di “Pensionnat régional Villa Panorama”. A seguito dell’istituzione di scuole in numerosi sedi decentrate, il numero degli iscritti è andato diminuendo, mentre aumentavano i convittori che frequentavano le scuole superiori di Châtillon, Saint-Vincent e Verrès. Con la legge n. 36/1986, fu dato un nuovo aspetto giuridico all’ente chiamandolo “Istituto regionale Adolfo Gervasone” e guidato da un Consiglio d’amministrazione. Nel 1987, i Canonici del Gran San Bernardo lasciarono la direzione del collegio, che venne affidata a personale laico. Un edificio quindi di valenza storica che deve, per forza di cose, essere costantemente soggetto a tutela e migliorie, anche con ingenti investimenti finanziari. Solo in questo modo si può valorizzare la funzione decennale che esso svolgeva e svolge tuttora sul territorio: le dinamiche demografiche, economiche e sociali dei tempi attuali obbligano ad un costante sforzo collettivo per rendere possibile a territori oggi soggetti allo spettro dello spopolamento e del degrado, in particolar modo giovanile, lo schiudersi di prospettive migliori.»

Il dibattito in Aula

Il consigliere di Forza Italia Mauro Baccega ha parlato di «un disegno di legge che voteremo con convinzione poiché interviene sulle necessarie e improcrastinabili migliorie di cui necessita questo Istituto di grande valenza sociale e storica. Sarà poi importante velocizzare l’iter burocratico per intervenire con tempestività e portare soluzioni concrete alle problematiche in attesa di soluzione.»

«È un’istituzione educativa non scolastica molto importante per l’intera comunità che accoglie studenti dai 12 ai 20 anni, anni iscritti a diverse scuole pubbliche – ha commentato il capogruppo di Pour l’Autonomie, Aldo Di Marco -. Un luogo che offre un ambiente sereno, professionale e adatto a favorire la crescita personale dei convittori e semi convittori. Questo Istituto non si limita al sostegno del processo di studio ma prende in considerazione gli aspetti individuali e soggettivi di chi lo frequenta favorendone lo sviluppo personale. Ospita una sessantina di semi convittori, numero consistente che testimonia di quanto i servizi di pranzo e doposcuola siano particolarmente apprezzati dalle famiglie. Questo disegno di legge dà soluzione alle criticità emerse nel corso del tempo, aggiornando le modalità di finanziamento dell’Istituto, consentendogli di continuare a garantire l’offerta dei servizi di eccellenza che da sempre caratterizza questa struttura.»

Il consigliere Claudio Restano ha evidenziato che il gruppo Rassemblement valdôtain «guarda con favore a questa norma che valorizza un patrimonio che è a servizio dell’intera Valle d’Aosta. Il Presidente Testolin ha dato una svolta alla gestione dell’Istituto, perché interviene su di un convitto che è locato in un’area territoriale “depressa”, come quella di Saint-Vincent e Châtillon, che ha visto lo spostamento di numerosi istituti scolastici. Una zona che necessita delle attenzioni di questo Consiglio: con questa modifica, l’Istituto Gervasone potrà svolgere al meglio le proprie competenze andando a valorizzare la propria versatilità e il territorio sul quale insiste.»

«Sosterremo questo disegno di legge che supporta le necessità evidenziate dall’Istituto Gervasone – ha dichiarato la consigliere Chiara Minelli del gruppo Progetto Civico Progressista -. Una struttura che ha svolto e svolge ancora oggi una funzione importante per le tante famiglie e i numerosi studenti che vengono dalle vallate laterali. Si tratta di un primo piccolo passo a cui speriamo ne seguano altri, perché per un vero rilancio dell’Istituto Gervasone ci vuole un’azione più strutturata.»

Per il vicecapogruppo dell’UV, Albert Chatrian, «questo è un primo passo per valorizzare al meglio i beni pubblici e i servizi da erogare su di un territorio che necessita di essere guardato con attenzione. Un territorio che ha delle criticità che possono essere trasformate in punti di forza, come ad esempio la “rigenerazione” della zona industriale denominata ex Tecdis. Guardare al domani in maniera robusta è una priorità di questa maggioranza.»

«Con questo disegno di legge, che sosterremo, sono state messe in campo le energie giuste per rivalorizzare strutture come questa, che sono centrali per il territorio – ha commentato il vicecapogruppo di RV, Dennis Brunod -. Questo Istituto è importante anche dal punto di vista sportivo per la sua essenziale collaborazione in occasione di importanti manifestazioni di settore, dando un supporto centrale alla logistica.»

L’assessore al sistema educativo, Jean-Pierre Guichardaz, ha replicato: «Questo disegno di legge aggiusta una situazione che è stata determinata in passato e che accoglie le richieste del Consiglio di amministrazione dell’Istituto Gervasone. È apprezzabile che si consideri il valore di questa istituzione e ringrazio per il sostegno unanime a questa norma, a dimostrazione che quando trattiamo temi che riguardano l’istruzione e i nostri ragazzi non ci sono divisioni.»

Per quanto riguarda l’attività legislativa, sono iscritti altri progetti di legge. Il secondo, prevede interventi a favore della Fondazione Maria Ida Viglino per la cultura musicale. Il terzo disegno di legge contiene disposizioni in materia di contributi agli enti cooperativi e modifica il Testo unico in materia di cooperazione (lr n. 27/1998). Il quarto disciplina il sostegno alle pro loco per l’organizzazione e lo svolgimento di manifestazioni pubbliche. Il quinto disegno di legge riguarda la concessione di contributi alle associazioni sportive dilettantistiche Hockey Club Aosta Gladiators e Stade Valdôtain Rugby per la partecipazione ai campionati per il triennio 2024/26. Infine, sarà esaminata la proposta di legge del gruppo Lega Vallée d’Aoste che contiene interventi a favore delle persone affette da celiachia.

Interrogazioni a risposta immediata

Con la prima, il gruppo Lega Vallée d’Aoste chiede approfondimenti sull’aggressione per motivi politici presso la Cittadella dei giovani di Aosta. La seconda, del gruppo Rassemblement valdôtain, vuole avere aggiornamenti sul ripristino della completa percorribilità della tratta autostradale Albiano d’Ivrea/Santhià. La terza, presentata dal gruppo Forza Italia, interroga il Governo sull’avvio di un confronto politico in Consiglio regionale prima della discussione del Bilancio di previsione 2025/27. Con il quarto question time, il gruppo Progetto Civico Progressista vuole conoscere i controlli di qualità eseguiti dall’Azienda Usl sulle analisi cliniche effettuate nei laboratori.

Interrogazioni

Le interrogazioni di Forza Italia sono su: progetto di ristrutturazione e di destinazione dell’edificio Arcate del Plot ad Aosta; ultimazione dei lavori al Palaindoor; esiti della gara per la vendita di quindici unità immobiliari nel complesso Villette ex impiegati Cogne di Aosta; informazioni su un confronto con Anas per la messa in sicurezza di alcuni tratti delle strade statali n. 26 e 27.

Le interrogazioni di Lega Vallée d’Aostesono su: attività organizzate dalla struttura di neuropsichiatria infantile; ripercussioni sul Governo regionale a seguito della costituzione del nuovo progetto politico autonomista di centro; disservizi relativi ai bus sostitutivi per la tratta Aosta/Torino; sicurezza sul tratto della strada regionale n. 20 nel comune di Gressan; motivazioni della revoca del divieto di accesso alle biciclette in alcune aree di pertinenza dell’ospedale Parini; procedure di acquisto e di verifica della qualità di dispositivi medici presso l’Ausl; azioni per rendere fruibili i posti auto per disabili nella sede Usl di via Guido Rey ad Aosta; valutazioni tecniche preventive rispetto alla modifica della dotazione organica dell’Azienda JB Festaz; notizie sul bonus elettrico per gravi condizioni di salute.

Le interrogazioni di Progetto Civico Progressista sono su: responsabilità in capo al Direttore dei lavori a seguito di episodi di infiltrazioni d’acqua nella nuova sede dell’Università della Valle d’Aosta; determinazioni assunte sulla Maison du Val d’Aoste di Parigi; iniziative per evitare la chiusura del traforo del Gran San Bernardo; informazioni sulla Commissione paritetica e sullo schema di norma di attuazione sulle concessioni di derivazione d’acqua; informazioni sugli stanziamenti approvati per gli eventi alluvionali del 29 giugno scorso; notizie sui componenti del tavolo tecnico di coordinamento per lo sviluppo delle Comunità energetiche rinnovabili; cronoprogramma dei lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria Ivrea/Aosta; garanzie per il mantenimento occupazionale negli stabilimenti Eltek e Itw Fusion di Hône; misure per la tutela degli operatori sanitari da episodi di violenza da parte di utenti; norme per il contrasto alle discriminazioni sull’identità di genere e sull’orientamento sessuale.

Le interrogazioni di Rassemblement valdôtain sono su: posizione della maggioranza rispetto ai temi evidenziati dal movimento Fridays for future; dernières nouvelles concernant le mystère de l’actuelle localisation du corps de Corrado Gex; chiarimenti sull’affido di un servizio relativo allo sviluppo dell’immagine della Casa da gioco di Saint-Vincent; aggiornamenti sulla proroga della concessione relativa al tunnel del Gran San Bernardo e alla problematica della transitabilità del tratto autostradale Ivrea/Santhià; progetto sperimentale di avvicinamento alla montagna nelle scuole primarie; tempistiche e costi per la realizzazione del nuovo progetto funiviario Pila/Couis; azioni per il miglioramento della comunicazione nei confronti del Ministero della salute e della popolazione sui dati della sanità regionale; disponibilità di medici di medicina generale nella Valtournenche; procedura di conciliazione promossa dai sindacati presso la casa di riposo JB Festaz; informazioni sulle nuove assunzioni e cessazioni dal lavoro della dirigenza sanitaria non medica e delle professioni sanitarie.

Interpellanze

Le interpellanze di Forza Italia sono su: organizzazione di tornei di poker al Saint-Vincent Resort e Casino; accordo con il Comune di Aosta per il rilascio di abbonamenti gratuiti dei parcheggi per gli studenti del nuovo polo universitario; aggiornamento sulla realizzazione di una rotatoria sulla Statale n. 26 in località ex Fera a Saint-Vincent; avvio di una campagna di sensibilizzazione sul tumore al seno coinvolgendo il mondo scolastico; possibile apertura di un nuovo supermercato nel comune di Verrès; monitoraggio dei prezzi al dettaglio e soluzioni per favorire una maggiore trasparenza e competitività dei prezzi.

Le interpellanze di Lega Vallée d’Aoste sono su: predisposizione di un regolamento per disciplinare la pubblicazione di comunicazioni sulla bacheca intranet dei dipendenti della Regione; azioni per la prevenzione di ulteriori futuri contenziosi di docenti alla luce degli orientamenti degli organi giudiziari nazionali e dell’Unione europea; intenzioni sull’espressione del Consiglio regionale sullo studio e le alternative progettuali del collegamento intervallivo Cime Bianche; intendimenti sulla nuova attivazione del servizio di trasporto pubblico per il collegamento con l’aeroporto di Milano Malpensa; motivazioni dei ritardi per l’attuazione dei decreti ministeriali sui fondi a favore delle persone con disturbo dello spettro autistico; attinenza di progetti antiviolenza finanziati con bando 2023 rispetto alle finalità previste dalla legge regionale n. 4/2013; azioni a sostegno degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica per eventuali aumenti delle spese di riscaldamento.

Le interpellanze di Progetto Civico Progressista sono su: motivazioni del mantenimento del limite di 38 anni come requisito d’accesso per il personale volontario del Corpo valdostano dei Vigili del fuoco; applicazione alla Cva e alle sue controllate della legge regionale sulla nomina degli organi di amministrazione e controllo delle società a partecipazione regionale; raggiungimento dell’obiettivo del 50% di mobilità sostenibile entro il 2030; coinvolgimento delle associazioni che si occupano di disabilità nel processo di revisione della legge regionale sul sistema integrato di interventi a favore delle persone con disabilità (n. 14/2008); miglioramento del Sistema sanitario regionale sulla base del Rapporto civico sulla salute 2024 di Cittadinanzattiva; stato dell’arte del nuovo ospedale di comunità e gestione del personale dell’azienda JB Festaz.

Le interpellanze di Rassemblement Valdôtain sono su: condivisione con Finaosta di procedere alla sostituzione del Direttore generale con una progressione interna; modalità e strategie per promuovere al meglio un’immagine unica della Valle d’Aosta; realizzazione di agricampeggi; promozione di nuove campagne di sensibilizzazione contro i danni da tabagismo; remunerazione delle attività svolte in Libera prestazione aggiuntiva del personale medico e sanitario dell’Ausl finalizzate ad abbattere le liste d’attesa; intendimenti sul futuro utilizzo della Società dei Servizi Valle d’Aosta in merito all’erogazione di servizi sociali, socio assistenziali ed educativi; azioni da adottare con l’Ausl per ridurre l’attività intramoenia e incentivare l’attività ordinaria; intendimenti del Governo regionale sulle richieste avanzate dal Coordinamento tate familiari; azioni per ottenere un concreto risarcimento sportivo per la Valle d’Aosta in vista del Giro d’Italia 2025.

Mozioni

Le mozioni di Forza Italia sono su: prevenzione del degrado urbano in piazza Severino Caveri ad Aosta; predisposizione di adeguate risorse nel prossimo bilancio per la ristrutturazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica obsoleti.

Le mozioni di Lega Vallée d’Aoste sono su: revisione delle modalità di affido della gestione del canile-gattile regionale; impegno del Presidente della Regione ad affermare e sostenere la legittima adozione da parte del Governo nazionale di politiche di difesa dei confini nazionali.

Le mozioni di Progetto Civico Progressista sono su: impegno, attraverso i rappresentanti valdostani in Parlamento, a ripristinare le agevolazioni Iva sul pellet; azioni di sensibilizzazione rivolte ai giovani neo maggiorenni per promuovere una cultura del rispetto delle donne; audizioni in Commissione dei responsabili tecnici e politici della Regione Piemonte sul progetto di raddoppio della tratta ferroviaria Ivrea/Chivasso; presentazione in quinta Commissione consiliare della verifica sulla compatibilità tecnico-progettuale ed economica del progetto di ampliamento dell’ospedale Parini; impegno a riferire in quinta Commissione sulla riattivazione del servizio Vivere in Valle d’Aosta; intervento presso il Parlamento e il Governo nazionale per richiedere lo stralcio del disegno di legge Sicurezza; impegno per l’approvazione da parte del Parlamento di una riforma di legge sulla cittadinanza che includa il principio dello Ius Scholae; impegno per richiedere al Governo nazionale il riconoscimento a tutti gli effetti dello Stato palestinese.

Le mozioni di Rassemblement Valdôtain sono su: valorizzazione del personale delle segreterie al servizio del Consiglio Valle; previsione di un’ulteriore fascia Isee nelle condizioni di erogabilità delle prestazioni di assistenza odontoiatrica garantite dal Servizio sanitario regionale; previsione di un protocollo condiviso per la movimentazione interregionale dei bovini e di misure urgenti di profilassi vaccinale; adeguamento della delibera regionale sullo smaltimento e recupero dei rifiuti all’evoluzione normativa nazionale ed europea; destinazione di risorse per l‘indennità sanitaria temporanea al personale della dirigenza sanitaria non medica e alle professioni sanitarie.

Sarà anche tratta una mozione a firma congiunta dei gruppi Lega Vallée d’Aoste, Forza Italia e Rassemblement Valdôtain che vuole impegnare la Giunta ad avviare uno studio sulle conseguenze delle emissioni delle reti 5G e delle nuove infrastrutture.

Infine i gruppi Lega Vallée d’Aoste e Forza Italia illustreranno due mozioni a firma congiunta: istituzione di un distaccamento dei Vigili del fuoco in bassa Valle; introduzione di un metodo di calcolo per limitare aumenti indiscriminati del canone di locazione di edilizia residenziale pubblica.

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