È il progetto Percorso Epilessia Valle d’Aosta, presentato dall’Associazione italiana contro l’Epilessia Valle d’Aosta, ad aggiudicarsi la 16a edizione del Premio regionale per il Volontariato ideato dal Consiglio Valle. L’iniziativa, premiata nel pomeriggio di mercoledì 10 dicembre 2025, con un contributo di 5.000 euro, punta a creare un sistema stabile e integrato di supporto alle persone con epilessia, soprattutto nei contesti in cui subiscono discriminazioni o svantaggi, coinvolgendo anche le loro famiglie.
“Prendersi per mano e intraprendere un cammino sempre più onnicomprensivo – scrive la giuria nella motivazione –: con la bussola puntata sull’inclusione delle persone con epilessia, il progetto di Aice Valle d’Aosta rappresenta un’azione di trasformazione sociale, che, un passo alla volta, cancella le discriminazioni per fare strada alla conoscenza e alla sensibilizzazione“.

Sono state 20 le candidature presentate a questa edizione del Premio, organizzata in collaborazione con il Csv VdA e con il sostegno della Sezione valdostana dell’Associazione nazionale Alpini, dei Lions Club Aosta Host, Aosta Mont-Blanc e Cervino, del Rotary Club Courmayeur-Valdigne, per valorizzare il ruolo del volontariato nella società e promuovere la cultura della solidarietà, sostenendo progetti che contribuiscano a migliorare la qualità della vita e a tutelare i diritti in ambito sociale, assistenziale, sanitario ed educativo.
«Il volontariato è un fattore di stabilità sociale – ha detto il presidente del Consiglio, Stefano Aggravi, presidente della giuria –: tiene insieme la comunità nei passaggi più complessi. Non è mera disponibilità di tempo, ma responsabilità condivisa. Con le sue 240 associazioni attive, la Valle d’Aosta conferma di sapere investire sulla cultura civica e sulla partecipazione e i 20 progetti candidati quest’anno dimostrano che la solidarietà non è un principio astratto ma capacità progettuale e intervento concreto. Credo che questo Premio contribuisca proprio a rafforzare la cultura del progetto: misurabile, verificabile, replicabile.»
Oltre al progetto vincitore, sono stati premiati – con un contributo di 4.000 euro ciascuno – altre cinque proposte. Il primo riconoscimento è andato al progetto Pila per tutti, presentato dall’Associazione valdostana Paraplegici, che propone cinque giornate di sci a Pila dedicate ai ragazzi con disabilità e agli atleti dello Sci Club Aosta per verificare l’accessibilità di piste e impianti, promuovere l’inclusione e il volontariato e redigere un report con proposte migliorative. La motivazione: “Che siano ai piedi o su un qualsiasi supporto funzionale, gli sci diventano strumento di accoglienza e di arricchimento tra giovani con o senza disabilità: il progetto dell’Associazione valdostana Paraplegici, tagliando i suoi primi traguardi sulle piste di Pila, pone le fondamenta di una Valle d’Aosta che vince la medaglia d’oro di accessibilità e solidarietà.”
Un secondo riconoscimento è stato assegnato al progetto Ponti di giovani: dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, proposto dall’associazione Memoria Impegno Azione. Promuove uno scambio culturale tra una ventina di giovani valdostani e siciliani, favorendo conoscenza e confronto, per trasformare le diversità in occasione di crescita comune. La motivazione: “L’incontro di giovani che provengono da realtà diverse resta strumento fondamentale per contrastare stereotipi e rafforzare la cittadinanza attiva: il progetto dell’associazione Mia costruisce ponti di coesione su cui far transitare cultura, storia ed esperienze che, chilometro dopo chilometro, germogliano in nuove opportunità.”
Un terzo riconoscimento è stato conferito al progetto Ambulatorio Medico-Specialistico gratuito per cittadini valdostani non abbienti, presentato dall’Associazione Diritto alla Salute con l’obiettivo di offrire ai cittadini valdostani svantaggiati consulenze mediche, psicologiche e infermieristiche gratuite e rapide, integrate con i servizi sanitari locali, insieme a momenti di informazione e formazione su salute e prevenzione. La motivazione: “Unire le competenze mediche all’impegno civico per aprire le porte di un luogo in cui i cittadini più vulnerabili possono trovare assistenza, cure e sostegno: il progetto dell’Associazione Diritto alla Salute testimonia di come il volontariato intercetti i bisogni della comunità e sappia tessere la trama di una sanità solidale.”
Il progetto EQUI-librio: prendersi cura per curarsi, proposto dall’Associazione valdostana per la Riabilitazione equestre sportiva, si è aggiudicato il quarto riconoscimento. L’iniziativa coinvolge le donne con il tumore al seno proponendo loro attività di cura e relazione con i cavalli per promuovere benessere, consapevolezza di sé e socialità. La motivazione: “La relazione tra umano e animale che diventa esperienza terapeutica: il progetto dell’Avres si fa paradigma della reciprocità dell’aiuto che, facendo interagire percorsi di consapevolezza e recupero, crea legami così speciali che sanno pareggiare i due piatti della bilancia.”
Il quinto riconoscimento è stato attribuito al progetto SOS Speranza dell’Associazione Volontari del soccorso Grand Paradis, che propone eventi, incontri e attività formative per imparare a cogliere i primi segnali di malessere fisico e mentale e chiedere un aiuto professionale. La motivazione: “SOS: tre lettere, oppure tre punti, tre linee, tre punti. Un messaggio semplice ed efficace, soprattutto se inviato ai primi segnali di pericolo. Il progetto dell’Associazione Volontari del soccorso Grand Paradis insegna non solo a lanciare un SOS con tempestività, ma a raccoglierlo con altrettanta rapidità, facendo sì che la speranza resti sempre accesa.”
Nel 2024, il Premio regionale per il volontariato era stato assegnato al progetto Aiutiamoli-aiutiamoci: stiamo meglio insieme presentato dall’Associazione Alzheimer Valle d’Aosta per rispondere alle necessità di informazione, formazione, sostegno psicologico delle persone coinvolte dalla malattia di Alzheimer.