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Innovazione, giovani e memoria al centro dell’azione 2026 del Consiglio Valle

Nel pomeriggio di lunedì 22 dicembre 2025, al Centre Saint-Bénin di Aosta, si è svolta la conferenza stampa di fine anno del Consiglio Valle, occasione durante la quale il presidente Stefano Aggravi ha tracciato un Bilancio dell’avvio della nuova legislatura e ha illustrato le priorità politiche e istituzionali per il 2026.

«Sottolineo il lavoro sinergico, attraverso una collaborazione leale e fattiva, con l’Ufficio di presidenza: stiamo procedendo insieme, con discrezione ma con decisione.
Abbiamo iniziato introducendo piccole ma significative innovazioni nell’organizzazione dei lavori dell’Aula, cominciando da ciò che incide subito sulla qualità dei lavori: la chiarezza», ha affermato il presidente, ricordando la nuova procedura per la presentazione degli emendamenti, concepita d’intesa con il Governo regionale e adottata nell’ultima seduta del Consiglio dedicata alle leggi di Bilancio, una più chiara e coerente titolazione degli atti ispettivi e il pieno avvio del portale digitale Consilium, che semplifica la consultazione degli atti e l’accesso alla documentazione, agevolando l’attività dei consiglieri. 

«Queste prime scelte – ha proseguito Aggravi – non hanno la presunzione di cambiare il volto del Consiglio ma indicano un orientamento: migliorare la funzionalità delle istituzioni senza clamore, con concretezza. Guardando al prossimo anno, l’impegno sarà proprio quello di rafforzare il ruolo del Consiglio Valle come centro vivo della democrazia regionale, partendo dal lavoro di revisione del Regolamento interno del Consiglio, affinché sia aggiornato, moderno, adatto a un confronto politico più lineare e comprensibile.»

Nel suo intervento, il presidente ha parlato del «pieno rilancio dell’Osservatorio sulla legalità. La legge istitutiva necessita di correttivi. L’Osservatorio deve diventare strumento operativo, capace di supportare politiche trasparenti e di accompagnare il territorio nella prevenzione delle condotte illecite. Non si tratta di moltiplicare organi, bensì di far funzionare quelli che esistono rafforzando le sinergie con scuola, istituzioni, associazioni e forze dell’ordine.»

Tra gli obiettivi, c’è anche il rafforzamento della collaborazione con il mondo della scuola. «Un’attenzione particolare continuerà a essere dedicata all’iniziativa delle Portes ouvertes– ha evidenziato Aggravi – che intendiamo confermare e rafforzare nel tempo, non come semplice occasione di visita dell’Aula consiliare ma come vero strumento di educazione civica e di avvicinamento consapevole delle giovani generazioni alle istituzioni democratiche. In quest’ottica, come Ufficio di Presidenza, abbiamo voluto prevedere che ad ogni visita sia garantita la presenza di almeno uno dei suoi componenti, affinché il confronto con gli studenti non sia solo informativo, ma anche diretto e istituzionale. Valuteremo – in collaborazione con le istituzioni scolastiche che lo vorranno – l’organizzazione di attività collegate, come concorsi di idee o elaborati prodotti dagli studenti, capaci di stimolare riflessione, partecipazione e senso civico.»

«La missione del Consiglio è anche culturale», ha ricordato il presidente, annunciando l’organizzazione di «un calendario integrato di eventi e ricorrenze, in linea con la legge regionale approvata dal Consiglio, che ci guiderà fino al 2028, anno dell’80° dello Statuto Speciale, e al 2029, 80° del Consiglio Valle eletto.» 

Un primo appuntamento è in programma sabato 10 gennaio 2026, ad Aosta, per ricordare l’80° anniversario della prima riunione del Consiglio del Comitato di Liberazione Nazionale. «Lo faremo con i rappresentanti del Comité de coopération interparlementaire Vallée d’Aoste, Wallonie-Bruxelles, Jura, rafforzando quel legame transfrontaliero e francofono che è radice storica della nostra specificità. Sarà un momento di memoria viva, non solo di celebrazione: apriremo, infatti, gli spazi del Consiglio alla comunità, in collaborazione con il Fai Giovani Aosta, perché la democrazia non vive solo nella forma, ma anche nella conoscenza e nella partecipazione.»

Presidente Stefano Aggravi
Stefano Aggravi

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