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Eptagono 2024 è Onirica

Il progetto Eptagono, promosso dal Comune di Gressan in collaborazione con Replicante Teatro e con il contributo finanziario della BCC Valdostana, rappresenta un’iniziativa culturale unica che unisce arte e scienza attraverso diverse espressioni artistiche. Arte, cinema, storia, psicologia, teatro, teologia e musica si fondono in un’esperienza multidisciplinare che mira a stimolare la riflessione e la creatività. 

Grazie al costante impegno degli organizzatori e al sostegno della comunità locale, Eptagono continua a crescere e ad evolversi, offrendo nuove prospettive e spunti di riflessione per il futuro della cultura e della creatività. 

Le origini 

Nel 2020, nella Giunta del Comune di Gressan è stata concepita l’idea di creare un gruppo di lavoro che riunisse esperti provenienti da diverse discipline artistiche e scientifiche. L’obiettivo era di dare vita a un luogo in cui ogni idea potesse trovare sostegno e concretezza, promuovendo la collaborazione e la condivisione all’interno della comunità. Così è nato Eptagono, un progetto che ha trasformato la sala eptagonale della Maison Gargantua in uno spazio per la cultura e lo spettacolo, dove relazioni e connessioni umane sono al centro dell’esperienza. 

Le edizioni precedenti 

La prima edizione di Eptagono, intitolata AQUA – sette sguardi intorno a un tema, ha es plorato il tema dell’acqua attraverso eventi culturali e artistici. La seconda edizione, incentrata su ARBOREA, ha esplorato il mondo vegetale e la connessione tra uomo e natura. Nel 2023, l’attenzione si è spostata verso il cielo, con una riflessione sulle stelle e l’universo come fonte di ispirazione e domande esistenziali. 

Onirica 

Per il 2024, Eptagono si concentra sul tema del sogno non solo come esperienza notturna ma come forza creativa e visionaria, che plasma la realtà. Sogno/progetto – sogno/visione – sogno/creazione. Il sogno inteso come capacità di vedere in anticipo ciò che sarà. Il sogno come forza che libera i progetti e fa della vita il luogo in cui realizzare i desideri. 

Le giornate favoriscono la contaminazione di sguardi e angolature con continua interseca zioni, al fine di lasciare che ogni visione diventi parte di un vedere complessivo, che appaia come una sorta di cielo stellato in cui sprofondare lo sguardo percependo la complessità e la bellezza del tutto che contiene senza separare. 

Il programma di Eptagono 2024 

L’edizione del 2024 di Eptagono presenta un programma articolato che include eventi culturali, dibattiti e performance artistiche. Ogni giornata è concepita come un’opportunità per esplorare diverse angolazioni del tema del sogno e per permettere agli spettatori di immergersi in un’esperienza coinvolgente e stimolante. 

Ogni serata è introdotta dall’attore Andrea Damarco, attraverso la lettura scenica di brani scelti. Seguono poi una serie di eventi che spaziano dalla riflessione scientifica alla dimensione artistica, coinvolgendo esperti e artisti di fama internazionale. 

Venerdì 10 maggio, alle 20.30 – Sala Polivalente BCC – Gressan 

La forma dei sogni 

Anche gli atomi sognano è un incontro che esplora il rapporto tra arte e scienza con il coinvolgimento dell’artista Giuliana Cunéaz, protagoniste della new media art e dello scienziato Fabio Truc, esperto nel campo della fisica quantistica. Il loro dialogo offre una prospettiva affascinante sulle connessioni tra il mondo nanomolecolare e la nostra percezione della realtà. A moderare l’incontro è Enrico Martinet, giornalista de La Stampa e scrittore. In occasione dell’incontro sono proiettati alcuni lavori di Giuliana Cunéaz tra cui una sintesi de I Cercatori di Luce, la videoinstallazione filmica su tre schermi a cui hanno preso parte attori e danzatori valdostani. È poi presentato Quantum Quirks, lo spettacolare lavoro a led recentemente proiettato a Manchester che ha l’obiettivo di esplorare l’universo quantico ed è stato realizzato con la collaborazione scientifica di Fabio Truc. Al tema del sogno, infine, è dedicata La belle au bois dormant, l’installazione interattiva dell’artista realizzata con l’uso dell’intelligenza artificiale. 

  • Giuliana Cunéaz è un’artista della new media art. Diplomata all’Accademia Belle Arti di Torino utilizza tutti i media artistici, dalla videoinstallazione alla scultura, dalla fotografia alla pittura sino agli schermi dipinti. Dall’inizio del 2000 realizza i suoi lavori con la computer grafica. Nel 2004 è stata tra le prime a utilizzare il 3D nell’ambito di una ricerca dove scienza e tecnologie rappresentano i suoi principali ambiti d’indagine. Le sue sperimentazioni coniugano la componente virtuale con quella materica e sono molti i lavori plastici che si sviluppano intorno a differenti ambiti di ricerca. Negli ultimi anni l’immersività ha assunto un aspetto preponderante come dimostra la sua opera filmica su tre schermi I Cercatori di Luce realizzata nel 2021. Dal 2023 utilizza l’intelligenza artificiale con esiti particolarmente innovativi. Giuliana Cunéaz ha esposto le sue opere in nume rose mostre collettive e personali in Italia e all’estero. Nel 2021 è entrata a far parte della Collezione Quirinale Contemporaneo. 
  • Fabio Truc è un fisico teorico. Ha svolto attività di ricerca nel campo della fisica delle alte energie presso il laboratorio del CERN di Ginevra.
    Si è trasferito in seguito all’università la Sapienza di Roma dove, nel laboratorio di Ottica Quantistica del prof Francesco de Martini ha contribuito alla prima realizzazione al mondo del teletrasporto quantistico.
    L’incontro con l’oncologo francese Lucien Israel lo ha portato all’università Parigi XIII dove negli ultimi vent’anni si è occupato di oncologia sperimentale e dove ha conseguito il risultato scientifico più importante della sua attività di ricerca : la scoperta del probabile meccanismo biologico che presiede la formazione delle malattie tumorali.
    Dal gennaio 2024, al Dipartimento di Fisica dell’università di Torino ha iniziato una collaborazione internazionale finalizzata allo studio dell’utilizzo dei campi elettromagnetici a bassa frequenza nella cura dei tumori.
    È stato direttore dell’osservatorio astronomico di Saint-Barthélemy.
    È stato il primo presidente del Corecom della valle d’Aosta.
    Ha insegnato nelle università di Torino, Roma , Nizza e Parigi.

Sabato 11 maggio, alle 20.30 – Espace Heptagone Maison Gargantua 

To plan, to zen

Il cibo diventa noi approfondirà il legame tra alimentazione, sostenibilità e cultura. Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, guida una conversazione su come il nostro modo di nutrirci influenzi la nostra identità e il nostro rapporto con l’ambiente. Carlo Curtaz condivide le sue riflessioni sull’importanza di un approccio consapevole al cibo in un’ottica di sostenibilità. 

  • Barbara Nappini vive nella campagna della Valdambra dal 2010, dove si è dedicata alla promozione di uno stile di vita sostenibile e responsabile. Ha svolto diverse attività legate alla permacultura, all’autoproduzione e alla promozione di una cultura del cibo consapevole. Dopo aver partecipato a progetti educativi legati alla gastronomia e alla sostenibilità con Slow Food Colli Superiori del Valdarno dal 2012, ha contribuito a iniziative educative per adulti e a numerosi progetti di Slow Food Toscana. Barbara è stata una figura centrale nella promozione di uno stile di vita sostenibile attraverso la sua attività di educatrice e coordinatrice di progetti. Grazie alla sua esperienza nella promozione della sostenibilità e alla sua passione per la gastronomia, Nappini è diventata una voce autorevole nel campo dell’alimentazione consapevole e della difesa della biodiversità. La sua dedizione alla causa ha contribuito a sensibilizzare il pubblico e a promuovere pratiche alimentari più etiche ed ecologiche. 

Domenica 12 maggio, alle 18.30 – Espace Heptagone Maison Gargantua 

Servo delle mie brame 

La trama dell’anima tra sogno e realtà esplora il complesso mondo della psiche umana attraverso gli occhi di Maurizio Stupiggia, psicoterapeuta e professore universitario di psicologia.
Viviamo in un’epoca in cui le immagini sono diventate una parte preponderante della nostra vita, forse addirittura la materia fondamentale della nostra esistenza. Sta infatti diventando quasi impossibile distinguere l’immaginario dal concreto, il virtuale dal reale. Forse solo l’evento estremo della morte può porre fine a questa commistione in cui siamo immersi costantemente nella nostra quotidianità. E se è vero, come ci dice Jung, che l’inconscio è composto da immagini, gli archetipi, la cui rappresentazione simbolica si esprime attraverso i sogni, allora possiamo certamente dire che fluttuiamo ormai tra sogno e realtà, in una perenne confusione di piani, dove l’unica certezza è l’ancoraggio al nostro corpo. “L’esistenza non è un predicato” ci ammoniva Kant, e oggi più che mai ci troviamo davanti a questa sfida, sentirci radicati nel corpo e al tempo stesso connessi all’universo infinito.

  • Maurizio Stupiggia è psicologo e psicoterapeuta biosistemico con una vasta esperienza accademica e clinica. Attualmente ricopre il ruolo di professore assistente alla West Deutsche Akademie di Dusseldorf e è professore di Psicologia Generale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Genova. È anche direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Biosistemica Italiana e fondatore della Scuola Biosistemica Brasiliana. Contribuisce come docente al Master Internazionale in Counseling Scolastico all’Università di Urbino.
    Tra le sue pubblicazioni, si annoverano diversi articoli e libri che spaziano dalle tematiche teoriche a quelle pratiche in campo psicoterapeutico. Ha scritto su argomenti quali l’intuizionismo di Brouwer, la terapia biosistemica, la corporeità e la psicoterapia, traumi ed abusi, deontologia nella psicoterapia, e molti altri. I suoi scritti sono stati tradotti e pubblicati anche in Francia e in Brasile, evidenziando il suo contributo internazionale nel campo della psicologia e della psicoterapia.
Maurizio Stupiggia
Maurizio Stupiggia

Giovedì 16 maggio, alle 20.30 – Espace Heptagone Maison Gargantua

Il fruscio delle stelle del mattino 

Nell’evento L’alito del drago – Sogno e creatività, tre ospiti si uniscono per esplorare il mondo dei sogni e della creatività umana. Roberto Manfredini, cronobiologo di fama internazionale, ci guida attraverso il ruolo dei sogni nel nostro benessere fisico e mentale. Andrea Désandré, storico e scrittore, ci porta in un viaggio attraverso il potenziale storiografico dei sogni, rivelando il loro impatto sulla storia umana. Massimiliano Gilli, virtuoso del violino, trasporta il pubblico in un viaggio sonoro attraverso le profondità dell’esperienza onirica, arricchendo l’evento con la sua straordinaria maestria musicale. 

  • Roberto Manfredini è professore ordinario di Medicina Interna presso l’Università degli Studi di Ferrara. Direttore dell’unità operativa complessa di Clinica Medica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Anna di Ferrara, è considerato fra i massimi esperti italiani nel campo della cronobiologia. Laureatosi in medicina, si è specializzato in diversi ambiti della scienza medica, concentrandosi sulla biologia molecolare, la genetica e l’ecologia. Grazie alla sua lunga carriera accademica e clinica, ha contribuito significativamente alla comprensione del ruolo dei ritmi biologici nel mantenimento della salute umana. La sua vasta conoscenza e la sua profonda esperienza nel campo della medicina interna e della cronobiologia lo rendono un punto di riferimento per la comunità scientifica nazionale e internazionale. 
  • Andrea Désandré è responsabile di ricerca e didattica della storia all’Istituto storico della Resistenza e della Società contemporanea della Valle d’Aosta. Laureato con una tesi sull’Aosta napoleonica, si è dedicato alla scrittura di numerosi testi volti ad indagare il passato della regione. Le sue pubblicazioni analizzano argomenti come la presenza della massoneria e l’antimassoneria, le dinamiche politiche durante il periodo fascista, l’antagonismo politico e l’anticlericalismo nell’età della Restaurazione e la genesi dell’autonomia valdostana. Il suo lavoro offre una visione approfondita e critica dei processi storici che hanno plasmato la Valle d’Aosta nel corso dei secoli. 
  • Massimiliano Gilli è violinista con una carriera artistica ricca e diversificata. Diplomatosi presso il Conservatorio Statale L. Cherubini di Firenze, ha continuato a perfezionarsi frequentando corsi presso l’Académie supérieure de Musique di Sion, in Svizzera. La sua versatilità lo ha portato a collaborare con numerose istituzioni musicali, tra cui il Teatro Regio di Torino, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo e l’Orchestra Filarmonica di Torino. Oltre alla sua attività nell’ambito lirico-sinfonico, Gilli si è distinto anche nel campo della musica contemporanea, collaborando con diversi artisti e incidendo per numerose etichette discografiche. La sua presenza in importanti festival musicali europei e le sue performance hanno contribuito a consolidare la sua reputazione come uno dei talenti più promettenti nel panorama musicale italiano. 

Sabato 18 maggio alle 18.30 – Sala polivalente Bcc Gressan 

Sogno in due tempi 

Annunciazioni – Beatitudini: oppio dei popoli o adrenalina del mondo? Don Alberto Maggi, in collegamento da remoto, esplora il concetto di beatitudine e il suo impatto sulla società con temporanea.

“Il cristianesimo è e rimane una formidabile utopia: milioni di uomini e donne, lungo la Storia, hanno seguito le parole del Nazareno per cercare, con risultati alterni, di costruire un mondo fondato sull’amore. Quanto di questo sogno è rimasto?” 

Il sogno nella Bibbia Paolo Curtaz, propone una chiave di lettura innovativa e intrigante sul sogno nella Scrittura, percepito come tramite fra il divino e l’umano, come rilettura degli eventi alla luce del progetto di Dio di Israele sul suo popolo. 

  • Don Alberto Maggi è teologo con una vasta esperienza nel campo degli studi biblici. Nato a Milano nel 1941, ha conseguito la laurea in Sacra Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Ordinato sacerdote nel 1966, ha dedicato la sua carriera alla ricerca, all’insegnamento e alla divulgazione della teologia biblica.
    Don Maggi ha ricoperto diverse posizioni accademiche di rilievo, tra cui quella di professore di Sacra Scrittura presso l’Istituto Teologico Sant’Ilario di Milano e di docente di Esegesi Biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale. Ha anche collaborato con varie istituzioni religiose e culturali, contribuendo alla formazione di numerosi studenti e studiosi nel campo della teologia biblica. Oltre alla sua attività accademica, Don Maggi è noto per le sue pubblicazioni e conferenze su temi biblici, che hanno suscitato un grande interesse sia a livello nazionale che inter nazionale. La sua ricerca si concentra soprattutto sull’interpretazione critica dei testi biblici e sulla loro rilevanza per la vita contemporanea. Grazie alla sua competenza e alla sua passione per la materia, Don Alberto Maggi è considerato una delle figure di spicco nel panorama della teologia biblica italiana. 
  • Paolo Curtaz è teologo e scrittore con una vasta esperienza nel campo della teologia e della spiritualità. Ha intrapreso il suo percorso di formazione nel seminario vescovile di Aosta, approfondendo gli studi in pastorale giovanile e catechistica a Roma. Ordinato sacerdote nel 1990, ha ricoperto diverse posizioni pastorali e di coordinamento all’interno della diocesi di Aosta. Nel corso degli anni, ha sviluppato una vasta attività di divulgazione teologica e spirituale, collaborando con riviste e siti di pastorale cattolica. Nel 2008, ha ottenuto la dispensa dagli obblighi sacerdotali e si è dedicato alla ricerca e all’insegnamento della teologia. Ha conseguito il Dottorato in Teologia presso la Facoltà Teologica di Lugano, pubblicando numerosi saggi e partecipando a progetti di divulgazione religiosa online, tra cui webinar e pubblicazioni digitali. Attualmente, continua la sua attività di scrittore e divulgatore, approfondendo temi legati alla spiritualità e alla riflessione teologica. 

Domenica 19 maggio, Espace Heptagone Maison Gargantua 

Onirico ergo sum 

Dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30 Transumanar – Laboratorio esperienziale con Enrica Salice. 

Un laboratorio per esplorare insieme quel luogo che si trova tra un respiro e l’altro, quello spazio sottile che, grazie all’esperienza, ci trasforma e trasforma il mondo dalla «valle di lacrime» alla «valle del fare anima» (Keats). 

Ai partecipanti è chiesto di portare un tappetino, un cuscino e una coperta.

  • Enrica Salice ha intrapreso un percorso di ricerca interiore dopo aver conseguito la Laurea all’Università di Bologna nel 1999. Durante vari viaggi in Medio Oriente, Estremo Oriente e infine in India, ha approfondito lo Yoga sotto la guida amorevole dei Maestri, seguendo con impegno i suoi otto gradini. Dal 2013, in Italia, si è dedicata alla Costellazione Crearmonica Time Line dopo aver completato la formazione biennale con AlbaSali e aver acquisito competenze in PNL. Dal 2012, ha collaborato con ostetriche introducendo lo Yoga nei corsi pre e post parto nella provincia di Verona. Successivamente, dal 2015 al 2017, ha ottenuto una specializzazione in Armonizzazione Familiare, conseguendo infine il titolo di Armonizzatrice Fa miliare nella primavera del 2017. Attualmente, condivide la sua esperienza insegnando Hatha Yoga, Pranayama e Meditazione a Caprino Veronese, Verona e Peschiera del Garda. Le montagne hanno sempre rappresentato per lei un punto di partenza e di arrivo, guardandole con ammirazione e desiderio di esplorazione. 
Enrica Salice
Enrica Salice

Ore 20.45 Sparato (s)concerto per Sankara di e con Andrea Damarco Una produzione Replicante teatro 

Lo spettacolo nasce nel 2016 a seguito di un viaggio in Burkina Faso e dalla volontà di Andrea Damarco e di Marco Giovinazzo di non abbassare mai la guardia nei confronti di alcune problematiche. Ad esempio quelle legate alla difficile realtà dei migranti, della cooperazione internazionale e dell’integrazione. Nonché alle reali cause che determinano instabilità in alcuni paesi e, di conseguenza, la necessità, per certi popoli, di fuggire dalla loro terra. 

Nel corso del tempo, la compagnia ha riallestito lo spettacolo a più riprese nella ferma volontà di renderlo sempre attuale e arricchendolo, in questa ultima versione, con la presenza di tre nuovi musicisti: Matteo Cosentino (afrodrum), Lorenzo Guidolin (balafon) e Maurizio Amato (djéli ‘ngoni basse, basso). 

• Andrea Damarco è attore, regista e scrittore. Dopo aver completato gli studi all’Istituto d’Arte di Aosta, ha proseguito la sua formazione teatrale presso diverse scuole di recitazione in Italia e all’estero. Negli anni successivi, ha lavorato come attore in numerose produzioni teatrali, acquisendo esperienza e maturando il proprio stile artistico. Parallelamente alla sua carriera di attore, ha iniziato a dirigere spettacoli teatrali, dimostrando una forte capacità di visione artistica e di leadership creativa. La sua passione per la scrittura lo ha portato a scrivere diversi testi teatrali, alcuni dei quali sono stati messi in scena con successo in varie città italiane. Andrea Damarco è anche coinvolto in progetti di formazione teatrale e di educazione artistica rivolti a giovani e adulti, contribuendo alla diffusione della cultura teatrale nella sua comunità. Nel 1998, ha fondato la compagnia teatrale Replicante Teatro, con cui ha prodotto e diretto spettacoli di successo e ha collaborato con altre compagnie e istituzioni culturali per promuovere l’arte teatrale nella regione. La sua versatilità artistica, combinata con una profonda dedizione alla sua arte, lo ha reso una figura stimata nel panorama teatrale italiano. 

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero 

Consigliata la prenotazione telefonando allo 0165 250946 o inviando un sms al +39 328 0089685.

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